Per la prima volta chiunque possegga i requisiti potrà fare domanda di alloggio popolare anche se il Comune di residenza non ha sul proprio territorio alloggi Erp".
Ieri, via determina dirigenziale, il Comune di Aosta ha assegnato ad altrettanti nuclei familiari gli alloggi di Edilizia residenziale pubblica - sui 51 disponibili -, in gran parte nei nuovi condomini del "Contratto di quartiere I" tra le vie Lexert e Battisti.
Ieri - giovedì 1 agosto - la Commissione Politiche Abitative della Regione ha approvato la verifica dei requisiti per l'assegnazione a titolo definitivo di una "casa popolare”. Nei prossimi giorni partirà l'abbinamento dei 31 appartamenti disponibili.
L'obiettivo del Comune è affidare gli alloggi Erp in maniera definitiva a chi è in elenco da tempo, a volte anni. 33 gli appartamenti a disposizione, la maggior parte al "Contratto di Quartiere I". Nel frattempo una parte dell'Emergenza abitativa si sposta da quartiere Cogne.
L'altra novità in tema di edilizia residenziale pubblica riguarda la creazione, dal 2020, di un'unica graduatoria regionale, attraverso l'emanazione da parte dell'Amministrazione regionale di un unico bando regionale.
Gli appartamenti del "Contratto di Quartiere I" ospiteranno quasi tutte le 52 famiglie che vivono nei due “Grattacieli”. La consegna delle chiavi durerà fino a venerdì, mentre i traslochi circa un mese con una seconda tornata di ingressi a partire dalla di metà aprile.
L'iniziativa dell'Assessorato comunale alle Politiche sociali nasce in collaborazione con Caritas, fondazione Abri e consorzio Trait d'Union che costituiranno una ‘squadretta’ di 5 persone di tutte le fasi del trasloco verso gli alloggi del Contratto di Quartiere I.
Previste da qui al nuovo anno circa 100 assegnazioni definitive. Nella prima fase verranno consegnati 11 alloggi già disponibili che l'Arer farà visionare agli aventi diritto nei prossimi giorni.
Il dato è emerso stamattina durante la III Commissione del Comune di Aosta. Se i tempi verranno rispettati dalla ditta costruttrice l'incognita resta ancora il collaudo.
A scriverlo è l’Amministrazione comunale di Aosta in una nota. In attesa che si concludano gli ultimi lavori per il collaudo è stata approvata la determina propedeutica ai contratti con i nuovi inquilini e al trasloco degli abitanti del "Grattacielo Alto" di Quartiere Cogne.
Gli ultimi interventi per chiudere il collaudo sono ancora fermi, con il Sindaco Centoz che, spiega, "sta inseguendo la ditta" costruttrice. Intanto, dopo le polemiche in Consiglio, via libera alla III^ Commissione con dirigenti e funzionari per fare chiarezza.
Nel frattempo la ditta costruttrice, silente fino a ieri, risponde al Comune e lunedì dovrebbe mandare un preventivo. Cauto il Sindaco Centoz: "Va bene, ma ci muoviamo anche con altre ditte".
Chiamata dal Comune a chiudere i lavori per passare il collaudo la ditta costruttrice dei nuovi alloggi non ha risposto. L'Amministrazione cerca un'altra società che possa farli, mentre cresce la rabbia degli inquilini del vecchio palazzo.
A spiegarlo, in una nota, è lo stesso neo assessore aostano: "Di date certe che poi non sono state rispettate, spesso per questioni burocratiche, credo ne abbiano già avute abbastanza".
Ieri l’incontro di una delegazione con il Sindaco Centoz: “Dopo un mese dall’ultima riunione – spiegano – non abbiamo avuto risposte". A mancare, per cominciare i traslochi, sono alcune certificazioni dalla ditta appaltatrici attese in settimana.
La prima Assemblea degli inquilini con il Comune di Aosta e i vertici dell’Arer è piena di domande, e lo “stress” prende spesso il sopravvento. Il Sindaco Centoz fa "mea culpa" e si sbilancia: "Non esiste che passiate un altro inverno lì dentro".