Se ieri sera l’accordo sembrava raggiunto e la strada per salvare il Casinò tracciata, la situazione appare oggi nuovamente intricata. A complicare il quadro una nota della Lega Nord.
“Non è nostra intenzione versare nuovi fondi in una azienda che sta diventando un fardello per la nostra regione. – si legge – E’ invece necessario rafforzare significativamente le misure di risanamento volte alla riduzione dei costi e al rilancio dell’attività. In tale ottica, quale forza di Governo, abbiamo ritenuto di votare la risoluzione che non è contraria a quanto sino ad oggi fatto, ma ricalca il lavoro che stiamo conducendo da mesi, anche contro chi preferirebbe soluzioni semplicistiche o la meccanica reiterazione di errori passati”.
Il voto favorevole alla risoluzione approvata ieri in tarda serata, spiega ancora il Carroccio “va quindi unicamente in questa direzione. Nei prossimi giorni saremo impegnati nel verificare che vi siano finalmente i presupposti per procedere all’approvazione del bilancio 2017 e al proseguimento dell’iter di risanamento in atto”
E sulla questione finanziamenti: “Senza gli adeguati presupposti di legge e le rinnovate condizioni di risanamento dell’Azienda non un solo euro sarà speso o altra misura potrà essere presa da parte dell’Amministrazione regionale”.
A intervenire sul tema Casinò è anche Mouv’. Il Presidente Mauro Caniggia Nicolotti smentendo “le assurde voci di spaccatura, conferma la compattezza del gruppo consiliare nonostante siano state espresse posizioni diverse sulla risoluzione” approvata ieri dal solo Elso Gerandin (Cognetta e Ferrero hanno abbandonato l’aula).
I tre consiglieri regionali parlando, quindi, di “normale dialettica politica” e spiegano di voler continuare a seguire “in maniera congiunta il dossier Casinò senza venir meno alle linee politiche del Movimento”.