Il nuovo Isee, l'Indicatore della situazione economica equivalente, disposto dal Governo per calcolare l'entità del patrimonio e regolare l'accesso ai servizi dei cittadini, preoccupa i rappresentanti degli Enti locali della Valle d'Aosta. Per questo, ieri, l'Assemblea dei sindaci del Celva ha chiesto alla Regione che "sia monitorato attentamente, nel primo quadrimestre del 2017, l'impatto delle nuove modalità di calcolo dell'Isee sulle rette e di conseguenza sulle entrate dei servizi".
Il Celva ha quindi dato parere favorevole all'unanimità alla delibera di Giunta regionale con cui si decidono le modalità di applicazione del nuovo indicatore, esprimendo però una serie di osservazioni.
"La proposta di deliberazione regionale contiene una serie di scelte che incidono in maniera importante sulle risorse finanziarie che gli Enti dovranno rendere disponibili per il finanziamento dei servizi – ha spiegato il sindaco di Introd Vittorio Anglesio, referente dell'Assemblea sulla questione – ci preoccupa insomma l'impatto che queste avranno sul portafoglio di Comuni, Unité e anche delle famiglie".
I sindaci temono insomma "una diminuzione delle entrate dei servizi, in particolari quelli residenziali", ad esempio le microcomunità per gli anziani. "Alcune rette – continua la nota di osservazioni alla Regione – potrebbero diminuire", rendendo i costi per gli Enti poco sostenibili. "Altre potrebbero aumentare significativamente, spingendo gli utenti a rivolgersi al privato".
Uno dei parametri che preoccupa di più riguarda le proprietà dei fabbricati rurali, magari fienili diroccati o alpeggi abbandonati, che non incidono per scelta politica sul calcolo Isee: "L'Assemblea chiede che non vengano conteggiati neanche quei fabbricati strumentali alle attività agricole che in visura catastale hanno i requisiti di ruralità".
Dopo i quattro mesi di monitoraggio dell'impatto del nuovo Isee, i sindaci chiedono alla Regione di impegnarsi "qualora si verificasse una diminuzione delle entrate, a trovare le risorse necessarie a coprire il disavanzo per gli enti gestori dei servizi". "Se invece – recità il documento – si verificasse un aumento delle rette per gli utenti, si chiede alla Regione di individuare dei correttivi, intervenendo, se necessario, sulle soglie di accesso".
Anglesio ha infine fatto sapere che sono cominciati gli incontri tra gli enti gestori delle microcomunità e l'assessorato regionale alla Sanità, dopo il parere negativo sulla riorganizzazione delle Unità di valutazione multidimensionale distrettuale: "L'assessore Laurent Viérin si è detto disponibile a ridiscutere insieme i punti critici prima di andare avanti".