Centrodestra valdostano: 7 punti per “Il rilancio dell’Autonomia e dell’identità”

A spiegarlo Massimo Lattanzi (Fi) e Alberto Zucchi (Fdi) alla presentazione dei candidati della coalizione. Poi l'attacco frontale alla Lega: "partito che ha il vento in poppa per meriti altrui".
Centrodestra valdostano. Da sx Zucchi, Lattanzi e Nardi
Politica

È “frizzante” l’aria nel Centrodestra Valle d’Aosta, la lista formata in coalizione da Forza Italia, Fratelli d’Italia e Nuova Valle d’Aosta. A spiegarne il perché, durante la presentazione dei 26 candidati alle prossime Regionali è stato, questa sera al Duc d’Aosta, Massimo Lattanzi: “Ci siamo, siamo una squadra che ha già vinto la sfida della raccolta firme, e con una lista non di ‘politici di professione’ ma di cittadini”.

“Frizzante” sì, nonostante qualche “sassolino nella scarpa” – e ce n’è un po’ per tutti – che si toglie Alberto Zucchi: “Abbiamo sentito tutti le ‘strombazzate’ della campagna elettorale, con l’Union che dice di essere il futuro, e ha Rollandin in politica dal 1975. Lo stesso vale per tutti gli altri autonomisti che promettono, ma cos’hanno fatto in tutti questi anni di amministrazione è sotto gli occhi di tutti”.

La stoccata, inevitabile, Zucchi la riserva alla Lega e attacca frontalmente la sua Presidente Nicoletta Spelgatti: “C’è un partito che ha il vento in poppa per meriti altrui, non ho mai visto in tanti anni una candidata Sindaco che si mette capolista per andare a sedersi, molto probabilmente, in Regione Mi chiedo se Salvini sa che candidandosi lasceranno campo ad Aosta a Casapound, non alleati della Lega”. Il riferimento è a Lorenzo Aiello, che dopo il leghista Paolo Sammaritani – anch’egli nella lista del Carroccio alle regionali – è il primo escluso nel Consiglio del Capoluogo alle elezioni del 2015.

 

Il programma

“Sarà affrontato in modo innovativo – spiega Lattanzi –, non con dei comizi ma andando sul territorio a raccogliere le firme, con almeno 12 incontri, per siglare un ‘contratto con i valdostani’”.

Nello specifico sono i 7 macro-punti per cambiare la Regione nel documento che si propone “Il rilancio dell’Autonomia e dell’identità valdostana”. Il programma parte dal taglio dei costi della politica e della macchina amministrativa, che passa da una riduzione del numero dei consiglieri regionali all’elezione diretta del Presidente della Regione, ma anche proposte che tornano in auge come l’accorpamento dei servizi per i comuni sotto i 3mila abitanti o novità come l’introduzione del vincolo di mandato.

In materia di fisco e politiche del lavoro il Centrodestra rispolvera il taglio dell’Irap, l’imposta regionale sulle attività produttive – la “imposta rapina” di berlusconiana memoria – introdotta da Prodi nel lontano ’97, ma anche provvedimenti come l’abolizione del Bollo sulla prima auto, la detassazione (e zero contributi regionali) per chi assume giovani con contratto di praticantato o al primo impiego, ma soprattutto lo slogan “Il lavoro, prima ai valdostani: gare d’appalto su misura delle imprese artigiane valdostane”.

Nel mezzo c’è la regionalizzazione delle tratte ferroviarie sul territorio, l’impugnazione del “caro autostrade” ed una nuova trattativa con la Società autostradale, la promozione del patrimonio culturale e archeologico della Regione ma anche il collegamento strategico Aosta-Pila-Cogne tramite “moderno impianto a fune, secondo un progetto già presentato dal centro destra valdostano nel 2011”.

Sulla partecipate la ricetta del Centrodestra prevede l’affidamento della gestione del Casinò e del Billia – tramite appalto – ad una “società competente” che conservi l’organico ma che presenti un piano di investimenti e di rilancio dell’intero complesso, ma anche la quotazione in borsa di Cva e la chiusura del contenzioso con la società che gestisce l’aeroporto, per renderlo nuovamente operativo.

Tra i tanti temi anche la famiglia, che il Centrodestra definisce “primo e fondamentale nucleo della società valdostana”, e per la quale chiedono la defiscalizzazione e detassazione con applicazione di quozienti progressivi, ma anche il sostegno alle giovani madri che devono badare ai figli, mentre tra le proposte sull’istruzione spicca invece la riforma de “la buona scuola”, risolvendo il “nodo” adaptations. In materia di sicurezza la proposta per la “Valle d’Aosta sicura” è quella di unificare la videsorveglianza nelle zone più a rischio con maggiori dei controlli tramite l’introduzione dei “Vigili di Quartiere”, mentre per la sanità la coalizione spicca la revisione del sistema Isee che privilegi le esigenze dei cittadini valdostani.

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