Commissione paritetica, arrivano le dimissioni di Gianluca Bressa e Albert Lanièce

La comunicazione delle dimissioni, da parte del presidente del Consiglio Valle, ha scatenato le critiche da parte della minoranza, che ha preso di mira Alberto Bertin anche per la vicenda delle schede di votazione utilizzate per l'elezione del Presidente della Regione.
Commissione paritetica - Lanièce e Bressa
Politica

Gianluca Bressa e Albert Lanièce, componenti di parte regionale della Commissione Paritetica, hanno rassegnato il 28 marzo le proprie dimissioni. A darne comunicazione è stato questa mattina il Presidente del Consiglio regionale Alberto Bertin. 

Le dimissioni sono state trasmesse al Presidente della Regione per l’avvio della procedura di sostituzione.

A spiegare il passo indietro è l’ex senatore Alberto Lanièce, contattato telefonicamente. “Ho semplicemente deciso di terminare tutti i miei impegni politici” spiega Lanièce, tornato alla professione medica.

La commissione paritetica al momento non è operativa, in attesa della nomina dei componenti di parte statale, decaduti con la fine del Governo Draghi.

Critiche si sono levate dall’opposizione per la mancata comunicazione da parte del Presidente Bertin nella conferenza dei capigruppo di ieri, lunedì 3 aprile.

Presidente del Consiglio Valle sempre nel mirino delle minoranze anche per la questione delle schede di votazione utilizzate per l’elezione del Presidente della Regione.

Il 2 marzo, dopo le operazioni di spoglio, su richiesta del Consigliere scrutatore Andrea Manfrin, non si è proceduto alla distruzione delle schede, come previsto dal regolamento interno. Le schede sono state sigillate in una busta e custodite in cassaforte, in attesa dell’arrivo di un parere chiesto dalla presidenza del Consiglio Valle all’avvocatura regionale, dopo che il capogruppo Uv Aurelio Marguerettaz si era opposto alla richiesta di presa visione delle schede, in una successiva riunione. 

L’Avvocatura ha non ha però ritenuto opportuno formulare un parere in quanto struttura che si pone in rapporto di dipendenza funzionale diretta del Presidente della Regione.

La questione è stata, quindi, riportata alla Conferenza dei capigruppo, che ad oggi però non ha assunto una decisione.

Al Presidente Alberto Bertin sono arrivate dal capogruppo della Lega Vda Andrea Manfrin accuse di partigianeria. “Sta interpretando solo i voleri di una parte e non è super partes”.

La minoranza, dopo una sospensione dei lavori, ha quindi annunciato, per bocca del vice capogruppo Stefano Aggravi “un’azione che arriverà nelle prossime ore”.

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