Comunità energetiche, in arrivo il disegno di legge regionale

Gli obiettivi, illustrati ieri dall'Assessore alle Attività produttive Luigi Bertschy, sono di  sostenere i finanziamenti dei progetti e delle realizzazioni delle comunità energetiche e, dall'altro, di costituire un coordinamento che avrà una doppia valenza: governare la discussione e garantire una valutazione degli investimenti che saranno realizzati.
Politica

La Valle d’Aosta potrebbe a breve avere una legge sull’autoconsumo da fonti rinnovabili. L’iter di stesura dell’articolato, predisposto on Coa energia e con il GSE, è in fase di conclusione. Gli obiettivi, illustrati ieri dall’Assessore alle Attività produttive Luigi Bertschy, sono di  sostenere i finanziamenti dei progetti e delle realizzazioni delle comunità energetiche e, dall’altro, di costituire un coordinamento che avrà una doppia valenza: governare la discussione e garantire una valutazione degli investimenti che saranno realizzati. “E’ importante che gli investimenti vadano valutati nella loro effettiva ricaduta” ha evidenziato Bertschy, auspicando di poter presentare al Consiglio il disegno di legge entro la fine di giugno.

Il provvedimento potrà contare su circa 1,5 milioni di euro, sia per le spese correnti che di investimento.
“A livello nazionale c’è un’iniziativa di 2,5 miliardi per favorire la nascita di comunità energetiche nei comuni sotto i 5mila abitanti:  – ha proseguito l’Assessore – per la Valle d’Aosta sono disponibili 18 milioni di euro che potranno essere utilizzati nella forma di finanziamenti (mutui)”.
Dal 2023, a queste risorse saranno aggiunti 2,8 milioni di euro del FESR 2021-2027, che potranno essere dedicati alle iniziative sulle comunità energetiche.

“L’energia è come la politica: non è la fonte che conta, ma il giusto mix, altrimenti uno mette da parte una fonte di energia, come è successo con il nucleare, che poi invece potrebbe rivelarsi utile.  – ha replicato il vice capogruppo della Lega Vda Stefano Aggravi – Le comunità energetiche sono fondamentali e utili non solo per gli obiettivi di decarbonizzazione ma soprattutto per un consumo minore e migliore di energia. ”
Il consigliere del Carroccio ha quindi chiesto di  “favorire la libera iniziativa per evitare il carico burocratico nella realizzazione di impianti rinnovabili”.

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