«Del resto è o no l’anno della misericordia?». Così il presidente della Giunta Augusto Rollandin ha invitato i suoi, alla fine di un Conseil Fédéral dal dibattito intenso, a seppellire l’ascia di guerra nei confronti degli ex-unionisti dell’Uvp. «Abbiamo scritto un nuovo programma in perfetta linea con quello che abbiamo fatto fino ad oggi, allora qual è il problema?». Il programma a cui si riferisce Rollandin è stato firmato ieri pomeriggio dalle forze della maggioranza regionale assieme ai Progressisti. Il libro dei sogni della possibile futura coalizione di governo è stato riassunto in circa quindici punti ai delegati accorsi al salone Bonomi di Verrès dal presidente del Mouvement Ennio Pastoret.
Prima di tutto la già menzionata riforma dello Statuto Speciale e quella elettorale. Poi, tra novità e vecchi cavalli di battaglia, ce n’è per ogni settore: credito alle famiglie e imprese, rilancio della zona franca, quello dell’edilizia, accorgimenti per meglio ricevere ed impiegare i fondi europei. Riguardo alla scuola, si parla di cercare di portare alcune superiori anche in Bassa Valle e di «verificare la possibilità di regionalizzare il comparto».
Il documento, che era all’approvazione dell’assemblea unionista, continua con il rilancio della ferrovia e sullo sviluppo della mobilità elettrica, la revisione del progetto dell’ospedale Parini, necessaria dopo la scoperta della nuova area archeologica. Il programma continua con la legge sulle aziende partecipate, con fusioni di alcune di quelle esistenti, mentre riguardo al Casinò Pastoret ha parlato di «mantenimento della gestione pubblica, ma con la possibilità di considerare altre strade».
Se il programma non ha visto contrapporsi nessuna obiezione il problema di alcuni, che risponde alla domanda dell’intervento finale di Rollandin, riguarda l’entrata in Giunta dell’Uvp. A sintetizzare meglio di tutti il sentimento contrastante è stato il sindaco di Etroubles Marco Calchera: «Capiamo la necessità di cercare la governabilità, per cui il voto della nostra sezione all’allargamento della maggioranza è favorevole – afferma – ma vi anticipo che sarà difficile avere il nostro consenso per l’entrata dell’Uvp in Giunta».
Il documento di ieri sera è stato perciò approvato a maggioranza, con cinque astensioni e tre contrari. Il passaggio più travagliato sarà al prossimo Conseil, il 6 giugno al Villair di Quart, quando Rollandin dovrebbe presentare all’assemblea unionista la nuova Giunta. Secondo i piani dei vertici del Mouvement la partita della "Réunion" dovrebbe chiudersi perciò entro il prossimo consiglio Valle del 7 e 8 giugno.
Contrari a quest’ultima parte sono le sezioni di Arnad, Arpuilles-Excenex, Jovençan, Gressan, Etroubles e molte dell’Unité Grand Paradis. «Perché dobbiamo aiutare una forza politica così in difficoltà come l’Uvp? – ha chiesto Massimo Laurent di Arnad (Ndr e non come scritto precedentemente Andrea Portigliatti) – fino a ieri per loro eravamo il diavolo, perché l’acqua santa era passata tutta dall’altra parte». Sulla stessa linea sono stati gli interventi di Franco Montrosset di Jovençan, che ha più volte battibeccato con Rollandin, e di Aldo Cottino, ex sindaco di Gressan: «L’impressione di molti è che l’Uvp voglia rientrare per prendere posti apicali e riorganizzarsi contro di noi», ha detto quest’ultimo.
A difendere la scelta dei vertici è intervenuto il sindaco di Quart Jean Barocco: «Non vorrei che per difendere il nostro partito si smetta di guardare ai problemi quotidiani della gente, noi dobbiamo saper guardare avanti». A fine serata, Rollandin ha provato anche a stemperare: «Per passare questo momento difficile abbiamo bisogno di un sostegno trasversale – ha detto il presidente – prendetela come una possibilità in più per lavorare bene».