Consiglio regionale: in aula va in scena la verifica di maggioranza

Sul piano regionale trasporti botta e risposta fra il Presidente della Regione Lavevaz e l'ex Assessora ai trasporti Chiara Minelli.
Chiara Minelli
Politica

Alla fine la verifica di maggioranza, da mesi richiesta da Progetto civico progressista, si sta avviando, ma in aula. Voto dopo voto, interrogazione dopo interrogazione. L’ultima, stamane, presentata dall’ex Assessora Chiara Minelli sul piano regionale dei trasporti, ha fatto per un po’ abbandonare al presidente della Regione Erik Lavevaz il suo solito aplomb.

“Quest’interpellanza mi crea un po’ di imbarazzo” ha esordito Lavevaz rispondendo alle richieste di Minelli. “Mi vengono in mente le interpellanze fatte a inizio legislatura da un consigliere che fino a poco prima si era occupato da assessore del tema. Ma lì era lecito perché questa persona non ha scelto di andare in opposizione”. 

Il presidente ha quindi definito l’iniziativa come un'”auto-interpellanza postuma“, ricordando a Minelli come la sua scelta di dimettersi” ha portato delle conseguenze, che lei conosceva. Non credo pensasse di rendere più semplice la vita dell’Assessorato trasporti”. Oltre ad addebitare all’ex Assessora l’interruzione dell’iter del piano regionale di trasporti – “come maggioranza quindici giorni fa, in una riunione a cui lei non ha preso parte, abbiamo deciso di riprendere il lavoro in commissione” – Lavevaz ha rimproverato Minelli sulla scelta delle priorità. “Il piano regionale trasporti è una priorità, ma ce ne sono altre lasciate da parte, con conseguenze dirompenti. Penso alla questione del Servizio idrico, di cui mi sono occupato in questi mesi e che se non chiusa entro fine anno rischia di portare a delle pesantissime sanzioni europee oltre a bloccare la gestione da parte dei nostri comuni”.

Accuse rispedite al mittente da Minelli.  “Questo è uno strumento di pianificazione che lei stesso ha detto che va approvato entro la fine dell’anno. Mi sono dimessa a maggio e oggi siamo ad ottobre. A differenza di altri, quel lavoro è pronto, basta fare una delibera per avviare la procedura Vas. ”

Sulla verifica di maggioranza: “Qui non si arriva ad una soluzione, non ci si siede intorno ad un tavolo per capire se gli accordi presi sono ancora validi. Io non partecipato alle riunioni di maggioranza perché non so se questa è la maggioranza si è formata sulla base di quegli accordi. Se lo definiamo possiamo capirlo, mi sembra invece che non ci sia nessunissima volontà”. 

Poi la stoccata finale: “Gli strumenti di pianificazione non fanno parte della modalità di lavoro questo governo, meglio scegliere giorno per giorno”.

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