“Renzo dimettiti”. A chiederlo, poco dopo la presa d’atto dell’inevitabilità del ritorno alle urne, è il consigliere Giovanni Barocco.
“Al Conseil Fédéral, tutti si aspettavano una energica difesa della squadra che ha contribuito alla redazione del tuo bilancio. Non è accaduto. Non c’è stata. – scrive Barocco – A Roma non sei sceso per rappresentare (anche criticamente, ci poteva stare), la Valle d’Aosta in Consiglio dei Ministri. A Saint-Pierre, sembra incredibile, come ha detto il Sindaco sui giornali, non hai fatto neanche una tua telefonata”.
Secondo il consigliere ex Uv, Testolin avrebbe evitato di “affrontare le grandi criticità che ci coinvolgono.”
“Il Presidente deve esserci, sempre, quando è facile, ma soprattutto, quando è difficile! – prosegue Barocco – Lo capisco, fare il Presidente è sicuramente un peso gravoso, ma un è peso che senza decisioni e presenza, come adesso, è diventato un enorme macigno per imprese, famiglie, giovani e un insostenibile peso per tutti i valdostani che hanno diritto a vedere una prospettiva di positivo futuro per la loro vita in Valle. Senza decisioni, senza presenza, non c’è futuro”.