Domenico Avati resta fuori da Piazza Deffeyes.
E’ lui stesso ad annunciarlo: “Ho riflettuto a lungo se accettare l’ingresso in Consiglio Regionale e sono arrivato alla conclusione che non vi sono oggi quei presupposti che mi avevano portato a candidarmi. L’idea di un progetto di ampio respiro per la nostra Regione è diventata oggi sempre meno praticabile. Non vedo, almeno per me che non vengo da una formazione politica, la possibilità di incidere nella realtà con iniziative amministrative e legislative. L’attività politica è ormai governata dalla conflittualità e dal sospetto. Ho molto rispetto per chi in questo contesto e in queste giornate tese e convulse si impegna, offre le sue energie alla collettività e cerca di costruire qualcosa. Così come ho molto rispetto per le Istituzioni regionali. Ma non vi sono frutti per tutte le stagioni e quella attuale non è adatta a me. Non escludo in futuro un nuovo impegno, sentendo in me sempre vivo il piacere di costruire insieme agli altri e per gli altri nuove occasioni e nuove opportunità”.
Dipendente della casa da gioco, Avati era finito a processo con l’accusa di corruzione elettorale per presunti illeciti risalenti alla campagna elettorale delle regionali 2018, venendo assolto nel luglio 2019 “perché il fatto non sussiste”.
A fare il suo ingresso domani in Consiglio Valle sarà allora per l’Uv il Presidente del Mouvement, nonché sindaco di Verrayes e Presidente dell’Unité Mont Cervin, Erik Lavevaz.