“Un Commissario con pieni poteri che prenda in mano la gestione totale dell’emergenza”. E’ quanto chiede in una nota la Lega VdA sottolineando come “altrimenti il nostro sistema sanitario, se non adeguatamente organizzato, non potrà reggere i numeri che si stanno facendo ogni giorno sempre più alti e preoccupanti”
Il movimento ricorda come in queste settimane ha preferito “affrontare l’emergenza a livello amministrativo. Per tale ragione abbiamo preferito adottare un atteggiamento di collaborazione e, soprattutto, un atteggiamento propositivo inviando al Governo regionale le nostre proposte, rimaste sinora inascoltate, per evitare che l’economia valdostana subisse i contraccolpi generati dall’emergenza sanitaria”.
Tuttavia dopo le ultime notizie sulle dotazioni di dispositivi di protezione individuale, “qualche domanda viene quindi spontanea”.
“Come è possibile che il Governo regionale, che invitava i turisti a venire in Valle d’Aosta quando nelle Regioni limitrofe la gente già iniziava a morire, si sia fatto trovare così impreparato? – si legge ancora nella nota – Come è possibile che, con circa due settimane di tempo a disposizione, non si sia riusciti a ordinare il materiale necessario per tutelare la sicurezza dei nostri operatori sanitari? Come è possibile che non venga eseguito nessun tampone sui medici e infermieri impegnati in prima linea (tampone che in altri ospedali viene fatto ogni 72 ore), trasformando così l’ospedale in una potenziale bomba a orologeria?”
Nel cahier de doléances del Carroccio finisce anche la situazione delle micro e Rsa, il mancato coordinamento ospedale territorio “tanto che sia i medici di medicina generale che i pediatri lamentano di non essere informati su quali sono i loro assistiti positivi o in isolamento?”.