Courmayeur, dal Consiglio il “sì” all’intervento a Plan Chécrouit per “salvare la stagione invernale”

09 Giugno 2020

Ci è voluta una “seduta fiume”, infarcita di “j’accuse” e di scontri, ma la linea del Sindaco Stefano Miserocchi, nel Consiglio comunale di Courmayeur di ieri, è passata.

“È un intervento strategico, una sfida importante per Courmayeur. La priorità è quella di salvare la stagione invernale a Plan Chécrouit”.

L’intervento – ieri l’aula “virtuale” ha approvato il progetto preliminare, che per tagliare i tempi è stato preso in mano da Courmayeur Mont Blanc Funivie – parla di due valli per evitare il rischio frana del Mont Chétif, dopo il crollo di circa mille metri cubi che lo scorso 25 febbraio si è abbattuto sul tapis roulant utilizzato dalla scuola di sci, e ora ha un costotra i 4,2 e i 4,5 milioni di euroed una data, con la prima metà dei lavori che, proprio per non interferire (troppo) con la stagione sciistica, vanno chiusi entro il prossimo 28 novembre.

2,3 milioni sono in capo alla Regione, soldi che però devono ancora essere resi disponibili da Place Deffeyes dal momento che fanno parte del famoso “Terzo pacchetto di misure anticrisi” post-Covid – che destina la somma a Courmayeur proprio per gli “interventi di riduzione del rischio idrogeologico del comprensorio di Plan Chécrouit” – che però deve ancora passare indenne in Commissione consiliare e, per l’approvazione definitiva, in Consiglio Valle.

Il resto, 1,668 milioni di euro, nei piani del Comune, arriverà dalla trattenuta del 50% dell’extragettito Imu, il differenziale tra l’Imposta municipale unica e la “fu” Ici.

I tempi sono stretti anziché no, con l’inizio dei lavori previsto per il 1° agosto 2020.

La minoranza all’attacco

Proprio sui tempi si sono concentrate le critiche dell’opposizione consiliare, a partire dall’ex sindaca Fabrizia Derriard, che ha attaccato: “Il progetto preliminare è del 28 aprile, ovvero 41 giorni fa. Perché sono state perse cinque settimane?”.

Ma non è solo questione di tempo: “Tutto è condizionato dalle risorse della Regione – ha spiegato ancora la capogruppo della minoranza –, siamo certi di rispettare i tempi? All’inizio dei lavori mancano 39 giorni lavorativi”.

Linea critica seguita anche da Massimo Sottile: “Perché, invece di aspettare il finanziamento regionale non si è proceduto all’accensione di un mutuo – si è chiesto il consigliere –? Ad oggi, l’unica certezza su Plan Chécrouit è uno studio di fattibilità”.

Miserocchi ha cercato di sgomberare il campo: “Abbiamo scelto di non chiedere mutui – ha tagliato corto –, perché riteniamo sia la strada più breve”. Con un “piano B” a portata “solo nel caso i finanziamenti non arriveranno”.

La certezza, ora, è che del progetto si riparlerà a finanziamento regionale approvato, quando il Consiglio di Courmayeur si riunirà nuovamente. Con lo scontro – con un Sindaco sempre più in bilico, al centro di attacchi incrociati ed una maggioranza labile –, dietro l’angolo.

214mila euro per la variante della strada in Val Ferret

Maggioranza sull’orlo di una crisi di nervi anche per l’approvazione – soffertissima – dell’asfaltatura della strada comunale in Val Ferret, tra Montitaz e Planpincieux, che servirà come tragitto alternativo in caso di una nuova emergenza per il ghiacciaio di Planpincieux, dopo il rischio crollo dello scorso autunno.

Un lavoro da 214mila euro passati in Consiglio per il rotto della cuffia, con 7 voti favorevoli della maggioranza e 6 contrari dell’opposizione. Ad astenersi l’ex Assessora al territorio Raffaella Sarteur: “Si parla tanto di ‘somma urgenza’ ma l’importo stanziato supera il 50%, ovvero il limite per le varianti”, facendo riferimento alla procedura – appunto “in somma urgenza” – cominciata a novembre 2019 e che vedeva un impegno di 123mila euro.

Exit mobile version