Fabrizia Derriard è arrivata su una vecchia e rumorosa panda grigia, che sicuramente ha visto giorni migliori. Ma un giorno migliore di questo, per il sindaco di Courmayeur, forse non c’è. La convulsa e aggrovigliata matassa di aspettative pre-elettorali si è dipanata, e le urne hanno infine restituito alla gente in attesa davanti e dentro il municipio un responso netto. Con il 55,43 per cento, contro il 44,57 della lista “Guardiamo avanti” di Albarello-Roveyaz, la coppia Derriard-Sottile porta a casa la vittoria.
Mentre aspettava i dati definitivi, il sindaco ha risposto alle prime domande della stampa. “Abbiamo avuto la conferma che nei comuni le persone contano molto più dei tatticismi. Loro hanno fatto una campagna elettorale "contro", ma la gente ha scelto la continuità e la concretezza. Non abbiamo alimentato false speranze, perché abbiamo preferito promettere solo ciò che sappiamo di poter mantenere”. Mentre la sua vittoria a Courmayeur centro era piuttosto scontata (308 voti a 174), il dato veramente sorprendente è il testa a testa (vinto per due voti, 291 a 289, dalla lista “La nuova via”) ad Entrèves e Dolonne, villaggi considerati roccaforti degli avversari. Anche il seggio di La Saxe e del Villair ha premiato la maggioranza uscente, con 304 voti a 263. Ora si apre, per tutti, una fase di riflessione e analisi, che terrà in considerazione le differenze tra il centro cittadino e i villaggi.
I candidati della lista sconfitta, dopo aver trascorso la mattinata in municipio, si sono ritrovati al bar, per tirare le somme. Comprensibilmente delusi, si mettono a disposizione della nuova maggioranza, ma promettono impegno e vigilanza, “come in campagna elettorale” ha affermato Matteo Albarello, il candidato sindaco. “Lo dobbiamo a chi ci ha votato perché ha apprezzato il nostro metodo e il nostro approccio, partecipativi e “dal basso”, sicuramente differenti da quelli della maggioranza”. “Prima o poi si cambierà” ripete più volte, come un mantra. “E’ tutto semplicemente rimandato”.