Dal Celva arriva il regolamento contro l’azzardopatia, “giro di vite” su macchinette e slot

Il regolamento a disposizione di tutti i Comuni prevede un orario massimo di otto ore giornaliere, non consecutive, di accensione degli apparecchi. Per le nuove sale prevista una distanza di almeno 500 metri da luoghi sensibili.
Politica

Dopo aver scatenato diverse polemiche, non ultima nello scorso Consiglio comunale di Aosta, lo schema di regolamento comunale su sale giochi e spazi per il gioco è stato approvato ieri, martedì 9 ottobre, dal Consiglio di amministrazione del Celva.

Il documento è ora a disposizione di tutti i Comuni valdostani per disciplinare le modalità di apertura e gestione di sale giochi e le quelle di installazione ed uso di apparecchi per giochi da intrattenimento e di abilità.

Nel dettaglio – la proposta di un testo unico nasce per evitare gli spostamenti dei giocatori da un Comune “regolamentato” ad un altro – il documento individua in otto ore giornaliere l’orario massimo di funzionamento degli apparecchi su tutto il territorio. Le “macchinette” resteranno quindi accese dalle 9.30 alle 11.30, dalle 15 alle 18 e dalle 21 alle 24 di tutti i giorni, compresi i festivi.

Inoltre, per l’apertura, il trasferimento o l’ampliamento di sale giochi e spazi per il gioco, è prevista la presentazione di segnalazione certificata di inizio attività al Comune con diversi requisiti: distanza non inferiore a 500 metri da istituti scolastici di ogni ordine e grado, strutture culturali, ricreative o sportive, strutture residenziali o semiresidenziali in ambito sanitario o socio-assistenziale, strutture ricettive per categorie protette, ludoteche per minori e altri luoghi sensibili che la Giunta comunale può ulteriormente individuare.

Riccardo Bieller, responsabile politico del tema per il Consorzio degli enti locali e sindaco di Pré-Saint-Didier, evidenzia: “Arriviamo alla conclusione di un lavoro svolto negli ultimi mesi all’interno del gruppo di lavoro tecnico, coordinato dal Celva e composto anche dall’Azienda Usl e dai comuni di Aosta, Châtillon e Valtournenche. Siamo consapevoli della drammaticità di un problema che colpisce anche la nostra comunità, e abbiamo voluto fornire un supporto specifico a tutti i Sindaci, affinché possano disporre di strumenti comuni per il contrasto all’azzardopatia. L’obiettivo condiviso da tutto il Consiglio di Amministrazione è porre un argine alla disponibilità illimitata, o quasi, delle offerte di gioco, con particolare attenzione alla tutela dei giovani e delle fasce più deboli della popolazione, attratti dall’illusione di una vincita facile”.

 

0 risposte

  1. Questi non hanno capito che ormai il
    Problema è il gioco on Line che non è controllato e non le macchinette da bar legali… tutte scelte propagandistiche e niente di più….

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