Il disegno di legge sul reclutamento di Segretari degli Enti locali valdostani ha ottenuto oggi il via libera dalla I e dalla II Commissione consiliare, con l’astensione del Movimento 5 Stelle e il parere contrario di Lega Vda, Mouv’ e gruppo Misto.
“Le Commissioni hanno raccolto il grido d’allarme lanciato dai Comuni valdostani che, allo stato attuale, non possono disporre di un numero adeguato di Segretari – spiegano i Presidenti della prima e della seconda Commissione, Patrizia Morelli (AV) e Pierluigi Marquis (SA) -, esprimendo parere favorevole su questo provvedimento che permetterà lo svolgimento della procedura concorsuale in tempo utile per le prossime elezioni comunali del 2020.”
Il disegno di legge, su cui relazionerà il Consigliere Jean-Claude Daudry, sarà iscritto all’ordine del giorno suppletivo del Consiglio regionale, convocato per i prossimi 18 e 19 settembre.
Il nuovo testo, votato stamane, è stato integrato da alcuni emendamenti.
Il No di Lega, Mouv’ e Restano
Una “legge sanatoria” hanno definito il Dl, bocciandolo, Lega, Mouv e Claudio Restano. “Le motivazioni che ci hanno portato a esprimere parere negativo sono molteplici – spiegano i Commissari Stefano Aggravi, Roberto Luboz e Diego Lucianaz (Lega VdA), Roberto Cognetta e Stefano Ferrero (Mouv’) e Claudio Restano (gruppo Misto) – e ruotano intorno alle modalità di svolgimento del corso-concorso.”
I consiglieri di opposizione ricordano come il corso-concorso “cerca di mettere una toppa ad anni di mala gestione e scarsa programmazione delle assunzioni del personale dirigente degli Enti locali e dell’Amministrazione regionale, senza volutamente valorizzare i Segretari di parte seconda che per tanti anni hanno sorretto gli Enti locali.”
I gruppi Lega, Mouv’ e il gruppo misto di Restano chiedevano invece un “riordino complessivo di tutto l’ordinamento regionale che, ad esempio, crei l’Albo unico dei dirigenti regionali comprendente anche i Segretari comunali. Siamo per una norma unica chiara e precisa, che sappia sgombrare il campo a queste continue toppe che l’attuale Governo regionale cerca di mettere in continuità con i problemi creati dalla gestione unionista e para unionista negli ultimi dieci anni.”
Fra le critiche sollevate inoltre dai gruppi di opposizione: i costi del corso-concorso a carico della Regione, la probabile impugnazione del Dl da parte del Governo e l”evidente disparità di trattamento tra dirigenti regionali e Segretari comunali”.