Dopo il caso delle due persone anziane morte ad Aosta nell’arco di pochi giorni – entrambe di morte naturale, una in un garage di via Saint-Martin-de-Corléans e una in corso XXVI Febbraio –, ora arrivano le reazioni politiche. La prima a prendere “carta e penna” e la Lega Vallée d’Aoste che chiede senza troppi giri di parole le dimissioni dell’assessora comunale alle Politiche sociali Clotilde Forcellati.
Il Carroccio, si legge, “ha appreso con raccapriccio” che Forcellati “ha pensato bene di scaricare le proprie colpe sui privati, invece di fare una severa autocritica, in merito ai recenti fatti di cronaca relativi ai decessi di due cittadini italiani morti in completa solitudine utilizzando un garage come alloggio”.
“Lamentarsi della scarsa disponibilità di alloggi ad Aosta quando si è al governo della città ed in cinque anni non si sono formulate proposte concrete ed efficaci, denota la completa assenza, infatti, di un’idea, nonché un’incapacità di amministrare una città“, attacca la vicecapogruppo Lega in Consiglio comunale Sylvie Spirli.

“Anche chiedersi se le persone decedute erano seguite dai servizi sociali evidenzia l’incapacità di accorgersi dei problemi – è invece il commento di commenta di Andrea Manfrin, capogruppo in Consiglio Valle e responsabile del Dipartimento Casa della Lega –. Entrambe le persone, infatti, erano note ai servizi sociali, una segnalata direttamente dal sottoscritto, l’altra parimenti indicata dall’amministratore di condominio in cui è stata ritrovata”.
“In attesa che i cittadini aostani forniscano il benservito al pessimo governo cittadino, non possiamo non rivolgere un pensiero alle due persone che sono scomparse da invisibili, abbandonate da tutti e costrette, dopo una vita di lavoro e sacrifici, a vivere fra le fredde mura di un garage – chiude la nota leghista –. Nella Valle d’Aosta che vogliamo, casi come questi non devono mai più verificarsi e l’assessore Forcellati, invece di prendersela con i proprietari di casa, dovrebbe fare l’unica cosa utile e dignitosa, prendere atto della propria incapacità e rassegnare le proprie dimissioni”.
VdA aperta: “Il diritto all’abitare è una priorità politica”

“La cronaca di questi giorni dovrebbe ricordare agli amministratori della città di Aosta e della Regione il problema dell’emergenza abitativa. Una criticità che dipende dalla mancanza di una seria politica di edilizia popolare”.
Anche Valle d’Aosta aperta – la coalizione che vede assieme Adu VdA, Area democratica e MoVimento 5 Stelle –, interviene nel dibattito. Con gli occhi puntati sulla questione “casa” in primis: “Non si è fatto, e non si fa tuttora, abbastanza per garantire il diritto all’abitare e nemmeno per sostenere chi si ritrova solo ed escluso, vuoi per una carenza di figure professionali, vuoi per l’assenza di luoghi di aggregazione e di scelte politiche mirate”.
“Per contrastare la povertà e l’esclusione sociale servono politiche attive del lavoro e dell’invecchiamento attivo, un aumento delle risorse economiche e umane destinate all’assistenza, un rilancio dell’edilizia popolare e una politica fiscale che favorisca e garantisca gli affitti residenziali a lungo termine. Inoltre, è indispensabile regolamentare la liberalizzazione delle grandi piattaforme, come Booking ed Airbnb”.
“Il Comune di Aosta, invece, sta percorrendo la strada opposta svendendo il patrimonio pubblico per fare cassa e non promuovendo un’adeguata sinergia con la Regione – chiude la nota di VdA aperta –. Utilizzare poi le notizie di cronaca di questi giorni per rilasciare dichiarazioni improvvide e inopportune, come quelle dall’assessora del Pd Forcellati, denota una totale mancanza di sensibilità verso le famiglie coinvolte, alle quali esprimiamo le nostre condoglianze”.
Marquis (Forza Italia): “Superficialità e approssimazione da stigmatizzare”

“Nel giro di appena qualche giorno, ad Aosta, due anziani sono stati trovati senza vita all’interno di una cantina e di un garage nei quali vivevano. Al di là del fatto che nel 2025 tali fatti sono del tutto inaccettabili per una regione e per una città che vogliono considerarsi civili, nell’esprimere vicinanza mia personale e del partito che rappresento alle persone toccate da questi due drammi, mi preme sottolineare lo sconcerto nell’apprendere delle dichiarazioni a riguardo espresse dall’assessore alle Politiche sociali e abitative del Comune di Aosta, che ha liquidato tali fatti attribuendone sostanzialmente la causa all’assenza sul mercato di case in affitto, poiché gli alloggi ad Aosta – a suo dire – sarebbero proposti quasi esclusivamente a uso turistico”.
A scriverlo, via social, il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Pierluigi Marquis. Che nel suo post aggiunge: “Fermo restando che un’affermazione del genere rivela una superficialità e un’approssimazione di approccio certamente da stigmatizzare, all’assessore in questione suggeriamo piuttosto di interloquire di più e meglio con i servizi sociali regionali nell’ambito della presa in carico dei singoli casi bisognosi di aiuto e di sostegno, oltre ad attivarsi per quanto di competenza per rimuovere gli attuali ostacoli all’accesso alla casa per le persone indigenti che ne facciano richiesta, come peraltro abbiamo più volte invitato attraverso nostre iniziative ispettive sia in Consiglio Valle che in Consiglio comunale”.
“Questo dovrebbe fare, prima di gettare la croce senza motivo e del tutto gratuitamente sugli affitti turistici che contribuiscono in maniera importante all’indotto turistico della città di Aosta. Occorre serietà di approccio, a maggior ragione in casi delicati come questi”, chiude Marquis.
2 risposte
Bla bla bla
La Forcellati dovrebbe vergognarsi. Punto.