Dopo la Lega, a chiedere di tornare alle urne è anche il Partito democratico valdostano.
“Le informazioni che stanno uscendo dalle carte del processo Geenna – che vedrebbero coinvolti molti esponenti del Consiglio e del Governo regionale in ipotesi di corruzione elettorale – destano sempre più preoccupazione, – scrive il movimento in una nota, esprimendo anche solidarietà ad Alberto Bertin – evidenziano una Valle d’Aosta con poche difese rispetto alle infiltrazioni mafiose, presenti da tempo, ma sempre più pervasive.”
La segretaria regionale, Sara Timpano ribadisce come “Noi siamo e saremo sempre garantisti, ma queste notizie gettano ombra e discredito sulla nostra Regione, serve chiarezza e trasparenza. Il Consiglio regionale e la Giunta facciano chiarezza e dimostrino una cambio di passo, di voler cambiare cultura e metodo di fare politica, solo per iniziare, potrebbero approvare la Commissione permanente antimafia e restituire la visibilità degli atti della Regione ai cittadini”.
Senza questo cambio di passo, “i consiglieri regionali – prosegue Timpano – si prendano le loro responsabilità, votino il bilancio regionale e dopo si torni al voto”.