Election Day anche in Valle d’Aosta? Movimenti divisi

26 Maggio 2020

Elezioni regionali, comunali e referendum – i tre appuntamenti previsti per la primavera 2020, spazzati via dall’emergenza Covid-19 – in un’unica soluzione. Sembra questa la volontà che arriva dai palazzi romani, quella cioè di un “Election Day” nel mese di settembre, il 20 e 21 settembre, nell’ultima ipotesi circolata oggi. Proposta, basata sulla paura di una recrudescenza autunnale della pandemia, che ha già ottenuto il via libera del Comitato tecnico scientifico.

Idea che per il momento divide i partiti a livello nazionale così come i Presidenti delle Regioni con alcune parti più scettiche di altre. Come nel caso di Renzo Testolin, da cui dipende nella nostra regione la convocazione dei comizi elettorali.

La proposta dell’Election Day, per la quale sarebbe necessario un intervento legislativo, era già circolata nei corridoi della politica nei mesi scorsi, salvo poi venire bocciata dalla maggior parte dei movimenti e dallo stesso Presidente Testolin che aveva fissato le elezioni regionali il 19 aprile e quelle comunali il 10 maggio.

Per motivi diversi, anche oggi, non tutti i movimenti politici condividono la necessità di accorpare i tre appuntamenti elettorali.

Rete Civica: “È una decisione che spetta alla Valle d’Aosta”

Rete Civica, i consiglieri regionali Chiara Minelli e Alberto Bertin. Al centro il consigliere comunale di Aosta Loris Sartore

La discussione è aperta all’interno di Rete civica, come spiega la consigliera regionale Chiara Minelli: “Ne stiamo parlando, siamo ancora in attesa di capire cosa debba ancora arrivare da Roma. Così non è possibile andare avanti, serve una soluzione, ma vogliamo anche fare una riflessione profonda. Ci stiamo riflettendo, ma è una decisione che deve prendere la Valle d’Aosta e non lo Stato”.

Altra questione sul tavolo è la strada che porterebbe all’Election Day: “Mi preoccupa un po’ una campagna elettorale ad agosto – prosegue Minelli –, con un deposito delle liste alla viglia di Ferragosto. Si rischia di avere una campagna con i turisti. Ed una campagna che sarà comunque diversa, che probabilmente si svilupperà maggiormente sui social, visto che non è ancora chiaro come si potranno svolgere i comizi”.

Alliance Valdôtaine, “Difficile, ma è una sfida che dobbiamo accettare”

Alliance Valdôtaine. Da sx Patrizia Morelli Corrado Cometto Giuliano Morelli ed Eric Centelleghe

Incertezze che si respirano anche dai lidi di Alliance Valdôtaine, sebbene una data unica in cui convergano Regionali, Comunali e Referendum non dispiace.

Le ragioni sono diverse, come spiega il coordinatore Corrado Cometto, anzitutto politiche: “Ci siamo riuniti ieri in videoconferenza e abbiamo parlato di questa possibilità, che è più di una possibilità. È chiaro che si tratta di un tempo molto breve in cui organizzarsi. Però, in effetti, i nostri assessori hanno manifestato il loro imbarazzo nel continuare a lavorare in una situazione di questo tipo: in una ordinaria amministrazione che non permette di dare le risposte che la cittadinanza chiede”.

“Da punto di vista politico le elezioni sono da fare in fretta – aggiunge Cometto –, anche per riportare al completo una Giunta nella quale il Presidente avrebbe dovuto farsi aiutare di più, coinvolgendo sia la minoranza, sia la maggioranza”.

Poi c’è la questione “salute”: “Dal punto di vista sanitario e logistico è evidente che le elezioni prima dell’apertura delle scuole risolverebbero tanti problemi, e non porterebbero a chiusure continue. Pensare ad un ‘Election Day’ è sicuramente un fulmine a ciel sereno, che coglie un po’ tutti alla provvista ma forse è anche una sfida che dobbiamo accettare, con tutte le difficoltà, anche nel chiudere le liste. È difficile, ripeto, ma andare più in là in questa situazione sarebbe peggio”.

Stella Alpina: “Un’opportunità quasi obbligata”

Il Segretario di Stella Alpina Carlo Marzi

“Indipendentemente dall’opportunità o meno, perché politicamente non sarebbe la cosa migliore, la situazione attuale fa propendere per una soluzione di questo tipo sia per la sicurezza sanitaria sia per la situazione scolastica – spiega il Segretario Carlo Marzi –. Essendo state spostate le elezioni proprio per via della pandemia, è un’opportunità quasi obbligata”.

In chiaro, prosegue Marzi: “Le motivazioni politiche devono vivere in parallelo con la situazione attuale. Bisogna dare la possibilità a questa regione di avere al più presto un governo nel rispetto di ciò che è più importante, ovvero la sicurezza. Non volevamo togliere potere legislativo a Piazza Deffeyes prima, ed ora bisogna ridargliene. Serve votare il prima possibile in sicurezza, senza interferire con una situazione delicata. Ed è meglio votare in una sola occasione che non in due, a inizio scuola rispetto ad un altro momento”.

M5S VdA: “Opportunità auspicabile”

Gruppo consiliare M5S Vda

“Il fatto di abbinare il referendum ad una delle due elezioni è particolarmente auspicabile” dice il capogruppo del M5S Vda Luigi Vesan. “Il problema è abbinare insieme le regionali e le comunali, che hanno due diversi sistemi elettorali e alla fine potrebbe non essere un risparmio”. Se la data del referendum sarà fissata dallo Stato, in Valle d’Aosta la decisione sulle regionali e le comunali dipende dal Presidente della Regione Testolin, ricorda Vesan “che non ha dato retta a nessuno in questi mesi, nonostante le forte pressioni ricevute su diverse scelte, come ad esempio la ricostituzione della Giunta o il coordinatore dell’emergenza”. 

Mouv’ a favore

Elso Gerandin

E’ un “sì” convinto all’Election day quello che arriva da Mouv’. Spiega il consigliere regionale Elso Gerandin. “Siamo favorevoli all’accorpamento delle elezioni, anzi ipotizzavamo che potessero svolgersi prima della riapertura delle scuole, onde evitare nuove interruzioni e interventi di sanificazione”.  Il movimento non è spaventato dall’idea della campagna elettorale in piena estate. “Ormai la gente ha le idee chiare, non sarà la campagna elettorale a cambiarle”.

Lega e Forza Italia: “Elezioni il prima possibile”

Marialice Boldi, Commissario della Lega Vallée d’Aoste

Non è invece un mistero che la Lega Vallée d’Aoste, che da tempo chiede elezioni, veda con favore il ritorno alle urne.

In discussione, dai lidi del Carroccio, ci sarebbe però la data: “Siamo assolutamente per andare a elezioni il prima possibile, sapendo che può esserci una finestra utile per votare a settembre – spiega la Segretaria leghista Marialice Boldi –. Secondo noi sarebbe però meglio il 6, anche per evitare di dover aprire e richiudere le scuole, essendo il luogo in cui si trovano quasi tutti i seggi. Non sarebbe produttivo”.

Un mezzo “via libera” all’Election Day, anche se non è l’opzione preferita dal Carroccio nostrano. O meglio: “Pur di andare di elezioni andrebbe bene comunque – prosegue Boldi –, ma ritengo che sarebbe utile farle in due date differenti perché l’urgenza vera e prioritaria sono le Regionali. Non è più procrastinabile andare avanti con un Governo assolutamente zoppo che, un po’ per incapacità e un po’ per difficoltà oggettive, non ha operato bene durante l’emergenza e non è in grado di prendere le decisioni che servono. A questo proposito il 2 giugno saremo in piazza Chanoux, per una manifestazione per chiedere di tornare al voto”.

Anche la coordinatrice di Forza Italia Emily Rini ricorda la posizione del movimento per le “elezioni il prima possibile, tanto più in un momento come questo di ordinaria amministrazione, dove abbiamo un presidente non eletto, che ha tutte quelle deleghe. – dice Rini – Noi saremmo stati per andare a votare entro luglio”. L’ipotesi settembre non convince la presidente del Consiglio regionale. “Non si può fare campagna elettorale in pieno agosto, sarebbe una limitazione della democrazia” e ricorda come Forza Italia anche a livello nazionale ha chiesto il voto per la prima settimana di ottobre. “L’importante – aggiunge Rini – è che questa scelta non sia fatta d’imperio da poche persone, Che sia una scelta che rispecchi un minimo di rappresentanza democratica”.

VdA Libra: “Presto per prendere una decisione”

Roberto Cognetta, Tania Piras, Mauro Caniggia Nicolotti, Stefano Ferrero.

Più cauto Stefano Ferrero. “Oggi come oggi senza i dati epidemiologici sulla fase 2 del Covid, e quindi senza sapere che tipo di evoluzione ci sarà, diventa difficile fissare a settembre le elezioni”. Anche per il capogruppo di VdA Libra si pone il problema di svolgere la campagna elettorale a luglio e agosto, senza contare possibili ricorsi. “Il gioco qui l’abbiamo capito, c’è chi vuole andare subito a elezioni, come la Lega, perché sa che più si va avanti e più si perdono i consensi, e chi vuole andare a votare  sull’onda della gestione dell’emergenza, ponendosi come salvatore dalla patria, conscio che più passano i mesi e più corre il rischio che si manifesti il disastro assoluto in cui hanno fatto precipitare la Valle d’Aosta. Due posizioni che vanno però a discapito del buon senso e della democrazia”. 

Uv e Adu Vda “Aspettiamo di confrontarci con i nostri coordinamenti”

erik lavevaz

Non si sbilanciano al momento Erik Lavevaz, Presidente dell’Uv e Daria Pulz di Adu Vda. “La questione sarà domani sul tavolo del Comité Fédéral.  – spiega il Presidente del Mouvement – Sicuramente al primo posto bisogna mettere la questione sanitaria”.

Assemblea Adu Vda

Venerdì si riunirà invece il coordinamento di Adu Vda. “E’ sicuramente necessario andare al voto perché questa situazione di instabilità politica, per giunta con l’emergenza, non può continuare – ricorda Pulz – Ci sembra però una follia svolgere una campagna elettorale ad agosto.”

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