Eletto il Comité Fédéral dell’UV: malumori sulla nomina di Ugo Voyat alla vice-presidenza

Alla Vicepresidenza sono stati eletti Ugo Voyat e David Follien. Polemica dell'area vieriniana: "Perron non è in grado di garantire pluralismo nell'Union Valdotaine". Perron "non si deve considerare l'Uv in termini di maggioranza o minoranza".
Ego Perron
Politica
Il Conseil Fédéral dell’UV, che si è riunito ieri sera, ha eletto i componenti del Comité Fédéral. Ugo Voyat è stato eletto a maggioranza –  64 voti contro i 40 raccolti da Luigi Bertschy, sindaco di Hône e sostenitore della area viériniana – alla vicepresidenza dell’UV. Ugo Voyat andrà così ad affiancare David Follien scelto dal presidente Ego Perron. Del Comité Federal fanno inoltre parte Osvaldo Chabod, eletto segretario amministrativo, Lorette Proment, Henry Calza, Mauro Lucianaz, Fabio Marra e Joseph Rivolin.

L’elezione del vicepresidente unionista di competenza del  parlamentino valdostano ha evidenziato, ancora una volta, una profonda divisione dell’UV in due anime contrapposte e sollevato i malumori degli unionisti che, nel Congresso di Saint-Vincent del 22 e 23 novembre scorso,  hanno sostenuto la presidenza di Dino Vierin. “La mia candidatura – ha  spiegato Luigi Bertschy era espressione della volontà di sposare le tesi  congressuali che vogliono l’unità del movimento nel rispetto del pluralismo.  Con l’elezione di Ugo Voyat, persona con cui ho rapporti di amicizia e di  rispetto personale, risulta chiaro  che il presidente Perron non è in  grado di garantire questo pluralismo nell’Union Valdotaine. Credo che nel Conseil Federal di ieri si sia completata l’azione di “normalizzazione”  all’interno del movimento che, nelle principali cariche, non ritiene di dare  spazio ad una componente che rappresenta il 40% dei delegati al  congresso”.

Il presidente Ego Perron, dal canto suo, sottolinea come “il risultato elettorale del congresso di Saint-Vincent non credo debba diventare il punto di riferimento dei prossimi 5 anni di vita dell’UV. Non ritengo neanche che si debba concepire l’Union in termini di maggioranza e minoranza. L’esito della votazione del Conseil Federal di ieri è l’espressione del libero voto dei delegati. Io mi sono limitato a proporre alla vicepresidenza un giovane, David Follien, per dare un chiaro segnale di rinnovamento e il segretario amministrativo, Osvaldo Chabod, per le competenze e l’esperienza dimostrate ed indispensabili in un ruolo così delicato”.
 
Il confronto dai toni a tratti anche duri per il sindaco di Hône non prelude a nessuna ulteriore scissione all'interno dell'UV. "I miei ideali unionisti rimangono ben saldi, appartengono da generazioni alla mia famiglia, dai tempi in cui mio padre era presidente di una sezione dell'Uv allora povera di voti, ma ricca di idee e di persone forti".

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