Sembra che al vento gelido che solitamente cala sul capoluogo regionale proveniente dalla Coumba Freida, a maggio sarà un vento tiepido di timidezza elettorale a soffiare dalla vallata vicina alla Svizzera.
Dopo voci rincorse, smentite e possibili colpi di scena la situazione sembra andare nella direzione di una lista unica a Saint-Rhémy-en-Bosses con Alberto Ciabattoni sindaco mentre l’attuale primo cittadino Corrado Jordan sembra prossimo alla candidatura a palazzo regionale. Sembra avvicinarsi a palazzo regionale anche un altro illustro bossolein, Aurelio Marguerettaz, e forse la non creazione di un’altra lista dipende anche da questo. La smentita di una probabile seconda lista arriva però da Simone Réal, unionista bossolein che al 100% non sarà della partita.
Si scende di pochi km verso valle e a Saint-Oyen la situazione sembra non cambiare: sarà una lista unica ad attendere i residenti alle urne, ma i dubbi rimangono sulla sua composizione. Natalino Proment e Alessio Désandré non sono sicuri della propria ricandidatura e si lavora a una possibile squadra. Non sarà quindi Désandré a prendere le redini del comune: “Al momento c’è molta incertezza, io non mi ricandiderò, se non come consigliere, e il sindaco sta valutando quale potrebbe essere una possibile squadra di lavoro, ma nemmeno lui è certo della sua ricandidatura”. Come in altri comuni uno dei problemi sembra essere la voglia di candidarsi e di trovare persone motivate.
Etroubles sembra invece rimanere fedele alla linea e nessuna lista oltre a quella del sindaco uscente che alle scorse amministrative aveva vinto con 70 voti di scarto su 321 votanti. Non sembra ci sia all’orizzonte una seconda lista pronta a insidiare l’amministrazione targata Marco Calchera.
Diversa la situazione a Gignod, dove la certezza di una seconda lista oltre a quella del sindaco uscente Gabriella Farcoz sembra questione di giorni. Andando per ordine, le voci, più o meno insistenti, erano arrivate anche a dare per candidato il consigliere regionale Joel Farcoz che avrebbe dovuto rinunciare nel caso a una probabile ricandidatura in Regione, ma questo quadro è stato rapidamente eclissato da un altro rumour eccellente che vedeva Ennio Pastoret interessato alla poltrona da sindaco.
L’interessato smentisce con forza: “Assolutamente no, sono felicemente ritirato a vita privata e non ho nessuna intenzione di candidarmi da nessuna parte”. Alla domanda di un suo coinvolgimento comunque dietro le quinte, l’ex consigliere non smentisce: “Si, certo ci stiamo organizzando per mettere insieme una squadra che possa contrapporsi all’altra lista, sto dando una mano, ma non sarò candidato”. Erik Bionaz non sarà della partita come candidato: “Io come sindaco non mi candiderò, stiamo facendo una serie di riunioni e incontri perché bisogna comunque trovare persone motivate e che abbiamo voglia. Sarebbe un peccato che un paese come Gignod non abbia una seconda lista e vogliamo lavorare in questo senso, anche perché vogliamo dare dopo 5 anni un’alternativa all’amministrazione odierna”.
Nella vallata che si staglia ai piedi del Grand Combin invece qualcosa si muove, soprattutto a Valpelline, dove, se Restano dovesse rimanere fermo su una candidatura regionale, Maurizio Lanivi non dovrebbe avere troppi ostacoli sulla strada di una ricandidatura, ma comunque non si sbottona troppo: “Non ne abbiamo ancora parlato, perché è da domenica che sono impegnato in Cus per il Coronavirus”. E alla domanda su una sua disponibilità per le comunali o le regionali il suo è solo un vago “vediamo”. Non è però tutto dal paese alle porte della valle che potrebbe regalare un sussulto targato M5S e guidato da Christian Brédy, che sembra essersi organizzato per una lista da contrapporre a un ipotetico Lanivi.
Ad Ollomont è fuori dai giochi, per raggiunti limiti mandato, il sindaco Joel Creton che spiega di non aver però mire sulle regionali. “Non sarò assolutamente fra i candidati”. Il primo cittadino vuole proseguire il suo impegno in paese. “Rimarrò in comune a dare una mano a chi vuole portare avanti il progetto di questi anni di governo. La squadra uscente ha dato tutta la disponibilità a proseguire il lavoro. Stiamo ora definendo il candidato sindaco e il vice”. Al momento non si registrano altre liste pronte a mettersi in campo. “Rispetto ad un po’ di anni fa c’è poca voglia di buttarsi in amministrazione, nessuno si è fatto avanti. – spiega Créton – Andremo in giro in paese per chiedere se c’è altra gente che vuole lavorare con noi per la comunità”.
Guarda invece con interesse alla “regionali” Armando Chentre. Il sindaco di Bionaz è al terzo mandato e dopo 15 anni di amministrazione è pronto a passare il testimone al suo vice, Valter Nicase. “La lista è quasi pronta – spiega Chentre – come vice ci sarà Daisy Barailler, una ragazza giovane che è già stata assessore. Il 70% dei candidati hanno già lavorato con me e quindi conto che verrà portata avanti l’azione avviato. Altri candidati sono nuovi, tutte persone valide. La lista sarà con ogni probabilità unica, ma essendo condivisa e rappresentando tutto il tessuto socio economico del paese, è un fatto positivo.”. Per il futuro Chentre vuole mettere a capitale l’esperienza maturata da sindaco. “Ho lavorato duro, ho dato il massimo, senza riserve. I risultati si vedono e mi permettono di essere sereno per affrontare altre sfide, con l’obiettivo di portare sempre qualcosa alla comunità”.
Dice “no” alle regionali invece Franco Manes. “La mia idea è di dare la disponibilità per l’ultimo mandato da sindaco, per portare avanti gli impegni presi”. Impegnato come presidente del Celva sull’emergenza Coronavirus il primo cittadino di Doues spiega di “dover ancora affrontare con il suo gruppo la questione”.
Non vuole invece scoprire ancora le carte Remo Domaine, sindaco di Oyace. “Per ora parlo con tutti, avremo una riunione in questo fine settimana. E’ troppo presto al momento dire cosa succederà”.
A Roisan maggioranza e minoranza sono già al lavoro da un mese per dar vita ad una lista civica unica, che vedrà come candidato a sindaco ancora Gabriel Diemoz. “Ho dato la disponibilità” racconta Diemoz “In questi cinque anni con la minoranza abbiamo avuto un confronto sempre costruttivo, per questo abbiamo deciso di compiere un percorso comune cercando di coinvolgere tutti i candidati di cinque anni fa, con dei giovani innesti che possano prendere il posto di chi da più anni è in amministrazione. Vogliamo guardare al futuro, dopo anni duri, anche dal punto di vista finanziario, si può ripartire con un nuovo slancio”.