Elezioni comunali: la Mont-Rose è ancora alla ricerca di candidati

Andranno tutti a elezioni i nove comuni della Mont Rose: c’è chi si avvia verso una rassicurante continuità messa al sicuro dalla presentazione di una lista unica e chi si prepara a confronti elettorali anche accesi per ottenere la guida del paese.
Pont-Saint-Martin
Politica

Andranno tutti al voto i nove comuni della Mont Rose anche se con situazione anche molto diverse gli uni dagli altri. Da una parte c’è chi si avvia verso una rassicurante continuità messa al sicuro dalla presentazione di una lista unica, dall’altra si profilano alcuni “duelli” all’ultima preferenza per ottenere la guida del paese.

Su una dimensione sono tutti concordi: fare il sindaco, l’Assessore o il consigliere comunale non è più un ruolo ambito come un tempo e ci si misura con la fatica a trovare persone che vogliano o riescano a conciliare questo impegno con la vita lavorativa e familiare.

A Pontboset c’è solo un pourparler

Pontboset

Ancora niente di definito a Pontboset, dove il sindaco uscente Paolo Chanoux è in cerca di conferme: “La situazione è in via di definizione, siamo in una fase di pourparler e non ci sono ancora certezze. Stiamo facendo una verifica con gli attuali amministratori per vedere se ci sono i presupposti per una riconferma, nel giro di una quindicina di giorni il quadro dovrebbe essere più definito”. Quasi sicuramente ci sarà una lista unica: “A Pontboset c’è una situazione tranquilla, non ho sentito parlare in giro di altre liste”.

Champorcher al lavoro per una lista unitaria

Da uno Chanoux ad un’altra. Alice Chanoux, 28enne sindaca eletta tra le fila di “Champorcher Avant Tout”, non sa ancora dare una risposta: “Stiamo ancora lavorando alle candidature, valutiamo diversi progetti ma non vorrei sbilanciarmi. In linea di massima mi ricandiderò, ma anche qui sarà da vedere se come sindaca o meno”.

Tra i diversi progetti ci sarebbe anche quello di una lista unitaria. Gabriele Osio, della lista “X Tsampourtsì”, conferma: “Da parte nostra c’è la disponibilità a cercare di creare qualcosa di unitario. Sono stati anni particolari, per Champorcher, tra le dimissioni dell’ex sindaco Glarey e fratture nella maggioranza. C’è bisogno di ripartire”. Si tratta ancora di una fase embrionale con contatti solo informali, anche perché da qui alle elezioni c’è di mezzo l’approvazione del bilancio e del rendiconto. “Vedremo anche da questi atti se c’è la volontà di collaborare da parte dell’attuale maggioranza. Pensare ad un progetto unitario non significa che aderiremo ad ogni condizione alla linea politica di questi anni ma che ci rendiamo disponibili a lavorare insieme per far ripartire il nostro paese. Se non dovessero esserci i presupposti penseremo ad una nostra lista”.

Pont-Saint-Martin: Marco Sucquet non si candida alle Regionali

Marco Sucquet

Girava voce che il sindaco di Pont-Saint-Martin, l’unionista Marco Sucquet, potesse presentarsi alle Regionali del 19 aprile, ma è lui stesso a smentirla: “In quanto Comune con più di 3000 abitanti per candidarmi alle Regionali avrei dovuto dare le dimissioni e, non essendoci un vicesindaco, saremmo stati commissariati. Non mi è sembrato il caso”. Per quanto riguarda le Comunali, l’idea è quella di ricandidarsi: “Io ho dato la mia disponibilità alla mia sezione dell’Union Valdôtaine, faremo le valutazioni del caso non appena passa il periodo del Carnevale. Al momento non so se ci sia un’altra lista che voglia presentarsi”.

A conferma di quanto dichiarato dal sindaco, anche il facente funzioni vicesindaco (a seguito delle dimissioni di Ornella Badery, ora Presidente del Forte di Bard) Fabio Badery aspetta l’assemblea della sezione UV di Pont-Saint-Martin: “Ci sono una serie di passaggi e strumenti per le candidature, la sezione deve ancora riunirsi sia per quanto riguarda le Regionali che le Comunali e si deciderà insieme. Il mio non è né un sì né un no, altri si sono già esposti ma da parte mia non mi sembra corretto nei confronti della sezione”. Fabio Badery dà anche delucidazioni a proposito delle sue eventuali dimissioni per candidarsi alle Regionali: “Essendo io facente funzioni e non vicesindaco, non dovrebbe essere vero che dovrei dimettermi. Abbiamo una bella sezione, c’è voglia di fare politica da parte di tutti ma, ad ogni modo, come già successo altre volte, la sezione potrebbe anche decidere di non candidare nessuno del paese per le Regionali”.

Anche Alfredo Vuillermoz, capogruppo di minoranza, rimanda ogni decisione a dopo il Carnevale, con all’orizzonte la possibilità di una lista unitaria: “Non abbiamo avuto ancora nessun incontro, sarà da vedere come sono gli accordi, se ci saranno aperture o chiusure. Non è semplice mettersi d’accordo, è sempre più difficile fare una lista con persone valide. Vedremo la squadra che ci sarà”.

Fontainemore punta alla continuità con Speranza Girod

“Stiamo parlando per definire il tutto, ci sono ancora quasi due mesi di trattative. L’idea è comunque quella di dare continuità al Comune di Fontainemore, stiamo valutando anche se proporre una seconda lista”. È questa la linea dell’attuale sindaca Speranza Girod, che lascia intendere di volersi ricandidare ma fa la vaga in merito ad una sua supposta candidatura alle Regionali: “Lo si dice da tempo, lasciamo un po’ di suspense”, dice ridendo ma lasciando una porta aperta. Così come nicchia riguardo alle voci che vedrebbero Giuseppe Isabellon candidato sindaco nell’eventualità che Girod corra per un posto a Piazza Deffeyes: “Questa mi è nuova. Ho detto che a Fontainemore mi candido io, quindi se si candida non sarà qui”.

La conferma che l’attuale minoranza non presenterà una propria lista arriva dalla consigliera Giorgia Girod: “La lista “Il paese che vorrei – tradition et innovation” ha deciso di non ripresentarsi alle elezioni comunali del maggio prossimo: pur riconoscendo che ci sarebbe molto lavoro da fare per la comunità e per il territorio, mancano le energie e la disponibilità dei singoli a farsi parte di un progetto”.

Lillianes, salvo sorprese De Giorgis si ripresenta per il terzo mandato

Daniele De Giorgis

Il sindaco uscente dell’Union Valdôtaine Daniele De Giorgis avrebbe dato la disponibilità a ripresentarsi per il suo terzo e ultimo mandato. “Me l’hanno chiesto e io ho accettato anche se stiamo facendo diverse considerazioni”. Parla di “situazione delicata” e di “valutazioni ancora aperte” per cui non svela il nome del candidato vicesindaco o di eventuali candidati in lista. Quasi scontata la presenza di una seconda lista espressione dell’opposizione, già presente nel 2015.

Donnas, si profila un confronto elettorale tra maggioranza e minoranza

Il borgo di Donnas (foto di F. Marra)

Probabile doppia lista anche a Donnas dove il paese da diverso tempo è spaccato. L’UV e il PD sono pronti a confermare l’alleanza e a proporre nuovamente il nome del sindaco attuale Amedeo Follioley. Lui conferma la volontà di proseguire in continuità con il gruppo con cui ha lavorato negli ultimi 5 anni, ma sposta in avanti l’ufficialità della decisione: “Siamo stati in stand by per il carnevale, ora valuteremo”.  Se sarà una lista costruita davvero in continuità si capirà solo nelle prossime settimane dato che alcuni rumors di paese non vedrebbero in campo con Follioley alcuni esponenti di peso dell’attuale maggioranza come Chadée Chappoz, Roberta Pramotton, Marco Reinotti e Albino Dalle.

Ad Amedeo Follioley dovrebbe contrapporsi, come nel 2015, una lista guidata dall’attuale minoranza in consiglio comunale che esprimeva Gino Agnesod come sindaco.  La lista “Libertà e partecipazione” era espressione anche dell’UVP.  “In diversi ci hanno chiesto di presentarci, noi però vogliamo vogliamo prima fare un rendiconto delle attività portate avanti come minoranza e sentire le personespiega il consigliere comunale di minoranza Fabio Marra.

A Perloz la costruzione delle liste è “in alto mare”

La piccola comunità di Perloz è ancora alla ricerca del successore di Gian Carlo Stevenin, sindaco uscente, arrivato al termine dei suoi tre mandati. Raggiunto al telefono, non nasconde le difficoltà: “tutto tace al momento, non ho notizie di movimenti”. “Sicuramente i giovani sono preoccupati di assumersi una responsabilità così importante anche perché viviamo in un comune molto esteso in termini di superficie, con diverse situazioni a rischio e poche risorse per fare i lavori”.

Hône va verso la continuità

Hône panoramica dal Forte di bard

A Hône potrebbe, come nel 2015, paventarsi la prospettiva di una lista unica che raccoglie diverse sensibilità presenti in paese. Il duo di giovani amministratori, formato dall’attuale sindaco Alex Micheletto e dal vice Stefano Borettaz potrebbe riproporsi dopo 5 anni di “lavoro molto positivo”. “Non sappiamo ancora con gli stessi ruoli dato che sono intervenuti alcuni cambiamenti anche personali – spiega Alex Micheletto – per cui ci siamo dati tempo fino a fine mese per fare le opportune valutazioni”. Esclusa in modo categorico la partecipazione da parte di Micheletto alle elezioni regionali.

Bard cambia sindaco, la Jacquemet non si propone

Bocche cucite a Bard da parte dell’attuale maggioranza. “E’ ancora presto, non abbiamo ancora deciso” dice la sindaca uscente Debora Jacquemet. L’unica certezza è la sua non candidatura nel ruolo di sindaco. “Se ci saranno le condizioni è mia intenzione rimanere in Consiglio, ma non nel ruolo apicale”. Ancora incerta la partecipazione alla competizione elettorale di una seconda lista.  Nel 2015 Debora Jacquemet a capo di “Bard continuità e giovani idee” ha vinto per soli 4 voti sulla lista, poi diventata minoranza, “Bard bene comune”.

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