La Valle d’Aosta ospiterà al massimo un centinaio d’immigrati, provenienti dall’area del Maghreb. E’ questa la stima fornita nel pomeriggio dal presidente della Regione Augusto Rollandin, durante l’incontro con i rappresentanti dell’Assemblea del Consiglio degli enti locali in cui sono stati illustrati i termini dell’accordo sottoscritto in sede di conferenza unificata il 30 marzo scorso, tra Governo, Regioni, Provincie autonome ed enti locali.
Il documento, firmato dai Ministri Fitto e Maroni, prevede che “in relazione alla previsione di 50 mila profughi, questi siano equamente distribuiti sul territorio nazionale in ciascuna Regione”. Nello specifico, la suddivisione è basata sul rapporto di 1:1000 rispetto alla popolazione residente. Per la Valle d’Aosta si tratterebbe quindi di accogliere un centinaio di persone. “L’unico vincolo imposto – ha spiegato Elso Gerandin, presidente del CELVA e del CPEL – è che queste siano già state identificate come profughi o rifugiati: non vogliamo diventare un centro di smistamento”.
Nel corso dell’incontro di oggi con gli amministratori locali è stato inoltre avviato l’iter di verifica dell’esistenza di strutture fisse che possano essere adibite proprio all’accoglienza temporanea degli stranieri in questione. “Abbiamo dato il via a una prima fase informativa – ha continuato Gerandin – richiedendo a tutti comuni un’indicazione riguardo alla disponibilità sul territorio, in modo da non dover intervenire con assegnazioni d’ufficio”. Sulla tipologia dei locali ricercati, l’indirizzo generale è quello di “privilegiare strutture in grado di accogliere piccoli nuclei di persone, evitando di raggrupparne tante in pochi luoghi”.
Per quanto riguarda invece i tempi tecnici, Gerandin non ha voluto sbilanciarsi, ricordando comunque che “si tratta di un’emergenza e che in ogni caso tutte le decisioni in merito andranno comunicate al più presto a Roma”. Mentre dal punto di vista economico, secondo il presidente del CELVA, “sarà previsto un rimborso per i costi che le strutture e gli enti interessati dovranno sostenere”.