Equo compenso: la Lega VdA deposita una proposta di legge

L'iniziativa, come spiega una nota, si propone di "tutelare e sviluppare lo svolgimento delle attività professionali, sia attraverso procedure amministrative che garantiscano il pagamento dei loro compensi da parte di committenti pubblici e privati, contrastando, nel contempo, ogni forma di evasione fiscale, sia mediante l’accesso dei professionisti agli interventi regionali per lo sviluppo delle imprese industriali e artigiane".
Paolo Sammaritani
Politica

Dopo la proposta di legge sugli aiuti alle imprese, la Lega Vda ha depositato martedì scorso una nuova proposta di legge sull’equo compenso. 

L’iniziativa, come spiega una nota, si propone di “tutelare e sviluppare lo svolgimento delle attività professionali, sia attraverso procedure amministrative che garantiscano il pagamento dei loro compensi da parte di committenti pubblici e privati, contrastando, nel contempo, ogni forma di evasione fiscale, sia mediante l’accesso dei professionisti agli interventi di cui alla legge regionale 31 marzo 2003, n.6 (interventi regionali per lo sviluppo delle imprese industriali e artigiane)”.

La proposta di legge, inoltre, risponde all’esigenza di dare attuazione al riconoscimento del diritto dei professionisti e dei soggetti che svolgono professioni non organizzate all’equo compenso per le prestazioni rese a favore di committenti pubblici, alla luce delle disposizioni dell’articolo 24 del Codice dei contratti pubblici  che, nel disciplinare i servizi di progettazione di lavori pubblici, stabilisce che il compenso è determinato in maniera proporzionale alla quantità e alla qualità del lavoro svolto, nonché al contenuto e alle caratteristiche della prestazione, e vieta alle Pubbliche Amministrazioni di condizionare la corresponsione dei compensi al finanziamento dell’opera progettata, nonché di prevedere quale corrispettivo forme di sponsorizzazione o di rimborso.

“Riteniamo – commenta il vice Presidente del Consiglio regionale Paolo Sammaritani, primo firmatario della proposta di legge – che il valore sociale ed economico delle prestazioni professionali debba essere pienamente riconosciuto. La nostra proposta di legge si inserisce nella linea della nostra volontà di tutelare e sviluppare lo svolgimento delle attività professionali, sia attraverso procedure amministrative che garantiscano il pagamento dei loro compensi da parte di committenti pubblici e privati, sia mediante l’accesso dei professionisti agli interventi di cui alla legge regionale n.6/2003 che prevede interventi regionali per lo sviluppo delle imprese industriali e artigiane. La proposta di legge, inoltre, risponde all’esigenza, molto sentita in questi ultimi anni, di dare attuazione al riconoscimento del diritto dei professionisti e dei soggetti che svolgono professioni non organizzate all’equo compenso per le prestazioni rese a favore di committenti pubblici.”.

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