Dubbi e perplessità sul Federalismo municipale in discussione alla Camera nella giornata di oggi sono stati espressi dall’On. Roberto Nicco nel corso del proprio intervento questa mattina in aula.
“Noi dubitiamo seriamente che la strada imboccata a partire dalla legge 42 sul cosiddetto federalismo fiscale, e con i decreti attuativi su demanio e fiscalità municipale, porti alla trasformazione dell’Italia in uno Stato federale – ha detto Nicco – Senza affrontare il nodo centrale, politico, della questione, ovvero l’istituzione di una Camera delle Regioni, il processo è irrimediabilmente monco, acefalo. E su questo terreno nessun passo è stato compiuto in questi ormai quasi tre anni di legislatura. Nessuno”.
Il parlamentare valdostano ha evidenziato come proprio alla Camera delle Regioni, vero “passaggio epocale” quando sarà istituita, “spetterà in primis ridefinire le competenze tra i differenti livelli di Governo per porre fine alla assurda conflittualità attuale con reciproci ricorsi alla Corte Costituzionale e, conseguentemente, proprio sulla base delle competenze, rimettere poi mano alla parte fiscale, passando dalla finanza derivata alla finanza autonoma ed alla responsabilizzazione degli amministratori”.
“E per noi, Regioni a Statuto Speciale e Province autonome, nello stesso tempo, l’intesa Stato-Regione per la modificazione degli Statuti – ha concluso Nicco – Se federalismo è foedus, patto, gli Statuti devono essere modificabili solo in accordo con i Consigli, non con il semplice parere oggi previsto. Ma anche su questo, signor Ministro, nessun passo è stato compiuto in questi tre anni e le nostre iniziative legislative giacciono nei cassetti della I Commissione. Se e quando Lei porterà in quest’aula proposte concrete su questi temi troverà certamente il nostro pieno sostegno”.