La politica è in primo piano come non mai e chi prova ad interessarsi alle vicende nostrane da profano in questi giorni fa una certa difficoltà. Il fermento politico, infatti, e la nascita dell’Union Valdotaine progressiste crea indubbiamente scompiglio e accende nuove riflessioni e un atteggiamento molto più vigile e attento da parte dell’Union Valdotaine e della sua dirigenza. Va fatta una conta immediata di chi resta perché in questa prima fase “calda”, complice anche il foehn di questi giorni, non si capisce bene il collocamento di tutti. La maturazione della scelta politica per alcuni è fatta, da tempo, per altri meno, con alcuni simpatici disguidi. Tra questi quello di Fabio Marra, appartenente al Comité Fédéral Uv, assessore a Donnas, eletto nelle liste UV, e presente alla riunione di Hone. Certo è che molti, come affermato dal presidente dell’UV Ego Perron a La Stampa oggi, erano lì anche per semplice curiosità, e la dirigenza UV lo sapeva perché chi era ad Hone ne aveva dato informazione agli organi competenti. Nel sito dell’Union Valdotaine progressite, però, ieri, 4 gennaio, Marra risultava aver sottoscritto il Manifesto UVP. Si tratterebbe però di “un omonimo”, come da lui affermato al telefono, una volta contattato dalla nostra redazione. Altra curiosità è che la “raccolta adesioni” inizialmente visibile sul sito dell’UVP, sia poi diventata accessibile solo tramite password, con l’impossibilità di certificare la firma dell’omonimo. Casualità. Resta il fatto che volti noti a Hone ce n’erano tanti e la platea era certamente qualificata, fosse tale anche solo per “curiosità”. Lunedì 7 gennaio Fabio Marra, quello appartenente al Comité Fédéral, renderà note le proprie posizioni al Comité, ha spiegato, convocato per quel giorno.
Per l’UV la settimana sarà calda, anche se il foehn passerà. Il primo appuntamento è appunto quello di lunedì con il Comité fédéral, poi la riunione degli amministratori rossoneri e giovedì il Conseil Fédéral convocato ad Aosta. Per non farsi mancare nulla mercoledì riprende l’attività del Consiglio regionale, all’interno del quale Laurent Viérin, Luciano Caveri e Andrea Rosset abbandoneranno il gruppo UV per dar vita ufficiale al loro nuovo gruppo. Oltre ai loro nomi sono girati in questi giorni quelli di Hélène Impérial e di Gabriele Maquignaz, ma su quest’ultimo il Presidente dell’Uv Ego Perron ha detto che “non dovrebbero esserci sorprese”. Il gruppo UVp in Consiglio sarà all’opposizione, un’opposizione non “pregiudiziale” hanno però affermato i “fuoriusciti”.
Altro tema caldo, data l’imminente scadenza del 21 gennaio per le liste da presentare, è quello relativo ai candidati per il Parlamento. I fuoriusciti non dovrebbero presentare candidati. Anche questo sarà un punto di discussione e analisi nel corso del Comité fédéral. Il senatore Antonio Fosson sembra ormai convinto del passo indietro e a non ricandidarsi alle prossime elezioni politiche. Tra i nomi usciti per le politiche nei giorni scorsi sarebbe uscito quello dell’attuale assessore regionale alle attività produttive Ennio Pastoret, ma in questa fase tutto è da definire e valutare.
In casa Uv comunque quel che è sicuro è quanto afferma Perron a La Stampa: “Ora che è stato creato un nuovo soggetto politico, però, bisogna che ognuno decida cosa fare. Chi aderisce all’Uvp è fuori dall’Uv”. Affermazione che Perron precisa rispetto al discorso dei sindaci “Sui sindaci il discorso è particolare: per loro c’è l’elezione diretta e spesso sono esponenti di liste civiche. Se proprio dobbiamo discutere di dimissioni bisognerebbe riflettere sul fatto che chi è stato eletto nelle liste dell’Uv e oggi ci disprezza dovrebbe comportarsi di conseguenza e abbandonare gli incarichi. A cominciare dai consiglieri regionali”. Intanto chi in questo trambusto resta a guardare sono gli alleati Stella Alpina e Fédération Autonomiste. Nomi per le politiche da questi due movimenti non ce ne sarebbero per ora, i rischi sono troppo alti in questa fase.