Ventuno atti normativi già presentati e ancora da discutere in Consilio regionale e due sole sedute prima della fine della legislatura. L’ ingorgo normativo in Valle d’Aosta è dietro l’angolo al punto da destare preoccupazione nelle fila dell’opposizione.
“Direi che più che un rischio è una certezza e non c’è al momento una soluzione proposta dalla maggioranza per capire come affrontare la massa di leggi, che da una parte e dall’altra arriveranno e sono arrivate, tenuto conto dell’orizzonte che abbiamo di fine legislatura” sottolinea Stefano Aggravi, consigliere regionale, capogruppo di Rassemblement Valdôtain.
“Vista la mole e la complessità dei provvedimenti ancora da discutere, al ritmo di lavoro che abbiamo tenuto sin qui, penso che se ci chiudessimo da lunedì in seduta permanente riusciremmo ad approvarne meno della metà” ha spiegato. “Quello che la giunta e la maggioranza devono capire è che certi provvedimenti non si possono presentare la mattina in commissione e approvare al pomeriggio in Consiglio” rincara Aggravi.
Ma facciamo il punto. Da qui alla fine della legislatura 2020-2025 sono previste ancora due sole sedute del Consiglio regionale. L’Assemblea è convocata il 9 e 10 luglio e successivamente per tre giorni, dal 22 al 24 luglio. Dopodiché si entrerà nella pausa estiva e si potrà dire ufficialmente conclusa la legislatura, con il voto previsto in autunno, presumibilmente il 28 settembre.
La prima delle due convocazioni sarà pressoché interamente dedicata alla discussione dell’Assestamento al bilancio di previsione della Regione per l’anno 2025 e del rendiconto generale.
Nell’altra si stanno accumulando numerosi disegni presentati dalla Giunta a cui si aggiungono le proposte di legge regionale presentate dai gruppi e dai Consiglieri. “Alcuni disegni di legge come l’assestamento di bilancio e il rendiconto sono praticamente obbligatori, altri sono decisamente urgenti come le modifiche alla legge 3 sulle politiche della casa, ma richiedono confronto e saranno oggetto di emendamenti e proposte di modifica” spiega ancora Aggravi.
Ad oggi, sul sito del Consiglio regionale, sono pubblicati 21 atti normativi: 10 disegni di legge della giunta, 10 proposte di legge regionale dei consiglieri e una proposta di legge statale sulle disposizioni in materia di attività libero-professionale delle professioni sanitarie attualmente in esame.
Le iniziative normative ancora da approvare riguardano tematiche diverse: oltre alle già citate politiche abitative, c’è la legge che riguarda il funzionamento del Corpo forestale, quella sui servizi socio-assistenziali e sul terzo settore. Devono ancora arrivare in consiglio anche le leggi sul Corpo valdostano dei vigili del fuoco, sulla competitività e dinamicità delle imprese industriali e artigiane, così come le disposizioni per la valorizzazione delle filiere del legno e le misure urgenti per le fonti rinnovabili.
E ancora sono al vaglio delle commissioni le proposte della minoranza che riguardano tra gli altri i voucher per i centri estivi, la disciplina delle attività di tatuaggio, la valorizzazione in chiave turistica della tratta ferroviaria Aosta-Pré-Saint-Didier. “Non credo neanche siano ancora tutte: il Partito Democratico ne ha già annunciate due, Rete Civica una e poi ci saranno anche le proposte di legge della Lega” commenta ancora il capogruppo di Rassemblement.
Il problema è quindi reale e merita una riflessione anche perché tutti gli atti che il Consiglio regionale non riuscirà ad approvare entro la fine della legislatura decadranno.
Una risposta
In un paese corrotto si fanno molte leggi