È finito da poco l’incontro nella sede Alpe, ad Aosta, tra i padroni di casa, Union Valdôtaine e Union Valdôtaine Progressiste al quale erano stati invitati anche Impegno Civico (che all’uscita si gioca il classico “incontro interlocutorio”) e Pnv – Ac, usciti dal “summit” anzitempo.
Toni non molto concilianti, in alcuni momenti, ma la “novità della casa” è che il delegato a parlare con i giornalisti, all’uscita, è il neo-presidente dell’Uv Erik Lavevaz.
Che un “mezzo passo” indietro pare costretto a farlo: “Stiamo cercando di costruire qualcosa – ha spiegato –, e ho sempre detto che non si dovrebbe partire con una mozione di sfiducia costruttiva firmata a diciotto. Se invece non riusciremo ad essere in venti o diciannove sarà un peccato, ma la Valle d’Aosta ha bisogno di risposte”.
Nonostante gli auspici del Presidente unionista, però, pare che il numero sarà esattamente quello – risicato – non auspicato.
Altri incontri comunque, sono in programma prima della “corsa contro il tempo”, ovvero arrivare a breve ad un accordo: “Domani o dopodomani – prosegue Lavevaz – incontreremo la Lega e Mouv’. Oggi abbiamo condiviso dei punti con l’area ex Uv, allargata a Stella Alpina. Ora convocherò con urgenza un Conseil Fédéral per fare i passaggi nelle sezioni per capire la direzione da prendere”.
Riguardo gli altri movimenti Lavevaz aggiunge: “Non abbiamo mai parlato di poltrone. Con Impegno Civico il discorso è solo agli inizi, ci rivedremo. Pnv ha fatto un discorso più amministrativo sui temi, mentre contatteremo il MoVimento 5 Stelle, se vorranno parlare con noi”.
Pour Notre Vallée – Area Civica alza la posta
A parlare ai giornalisti, però, oltre al Presidente Uv è Leonardo La Torre. E qualcosa di più lo spiega: “È stato un incontro di confronto, per capire le diverse posizioni. È necessario garantire un governo alla Valle, si è parlato della possibilità di sottoscrivere un ‘contratto’, mentre c’è chi propone un ‘governo di scopo’ e altri ancora ‘di programma’”.
Sul ruolo di Pnv, invece, La Torre nasconde un po’ la mano: “Pnv, essendo un’area civica, non partecipa direttamente al progetto politico. L’idea è quella di avere un governo, e se la Lega fosse disposta a ‘trovare una quadra’ sarebbe più semplice, ma la Regione deve avere un governo”.