Il diktat arrivato dall’Assemblea di Progetto civico progressista – non prendere parte alle riunioni di maggioranza regionale fino alla tanto invocata verifica politica – è rimasto inascoltato.
Pcp che ha spiegato di appoggiare completamente le posizioni dell’ex Assessora ai Trasporti Chiara Minelli e della consigliera Erika Guichardaz che, a conti fatti, erano le uniche assenti alla riunione di oggi.
A passare è stata invece la linea tirata dal Commissario Pd Umberto D’Ottavio, che in risposta a Progetto civico progressista ha detto che sì, i suoi eletti avrebbero invece preso parte alle riunioni di maggioranza con il blocco autonomista.
Poca la voglia di parlare – e l’atmosfera pare non sia stata particolarmente agitata -, mentre fuori da palazzo sfilavano l’Assessore Jean-Pierre Guichardaz Pd), il Presidente del Consiglio in quota Rete Civica Alberto Bertin, i consiglieri dem Paolo Crétier, Antonino Malacrinò e Andrea Padovani. Che spiega: “Abbiamo partecipato alla riunione di maggioranza. Aspetto anch’io che si chiarisca la situazione, dal momento che io non faccio parte né del Pd né di Rete Civica”.
Il Presidente della Regione Erik Lavevaz non si scompone, e parla di “una riunione di routine per preparare il consiglio, le considerazioni più politiche le faremo la prossima settimana”.
La domanda inevasa – e comunque posta – resta una: la maggioranza regionale continua ad avere i numeri per governare. Ma se sia ancora formata da 21 eletti o da 19 – con l’esclusione de facto di Minelli ed Erika Guichardaz – resta tutto da capire.
Così come resta da capire Pcp, che dal risultato sorprendente alle urne rischia ora di diventare un “oggetto misterioso”. O, addirittura, di non esistere più.