Il Comune di Aosta dice “sì” allo stralcio delle cartelle esattoriali sotto i mille euro

A spiegarlo oggi in Consiglio comunale, in risposta ad un'interpellanza di Spirli (Lega), la vicesindaca Borre. La possibilità, a discrezione degli Enti locali, è prevista nella Manovra del governo Meloni. Il provvedimento riguarda lo stralcio parziale delle sanzioni e degli interessi sotto i mille euro tra il 2000 ed il 2015.
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“Come tutti sappiamo nella Manovra di bilancio 2023, approvata in Senato il 27 dicembre, sono state introdotte alcune misure rientranti nella cosiddetta ‘Pace fiscale’, tra cui la facoltà di aderire allo stralcio parziale delle sanzioni e degli interessi tra il 2000 ed il 2015. Come anticipato, nella versione definitiva della legge di bilancio 2023 c’è scritto che sono i singoli Enti locali ad avere ultima parola su un eventuale stralcio delle vecchie cartelle sotto mille euro, che comprendono il periodo tra il 1° gennaio 2000 ed il 31 dicembre 2015. Vorremmo sapere se è intenzione dell’Amministrazione comunale aderire a questo stralcio”.

A chiederlo, durante i lavori mattutini del Consiglio comunale di Aosta, la consigliera leghista Sylvie Spirli. La risposta breve è “”, anche se la questione è un po’ più articolata.

O, per dirla con la vicesindaca e assessora alle Finanze Josette Borre: “Per diversi giorni – ha spiegato –, siamo stati combattuti, assieme ai colleghi, nel valutare la strada da percorrere. La scelta non è così netta tra consentire lo stralcio o meno. Si può consentire questa ‘rottamazione’, che per gli Enti locali vale solo per le sanzioni e gli interessi, non per la parte in conto capitale che è solo per gli enti dello Stato, per un debito complessivo di mille euro. Non aspettiamoci l’azzeramento della Tari o delle multe per le violazioni al codice della strada. Abbiamo scelto di consentire all’azzeramento per i debiti e le sanzioni per le quote cumulative, singolarmente, inferiori a mille euro”.

Borre spiega la decisione, che andrà ancora istituzionalizzata ufficialmente con una delibera di Giunta: “L’altra possibilità che avevamo era di andare verso una ‘rottamazioneagevolata in cui l’interessato deve far domanda all’Agenzia delle entrate. Quello che ci ha portato alla scelta è stata principalmente il fatto che in Italia si tende a pensare che chi non paga faccia il ‘furbetto’. Non è sempre così, anzi. Per la maggior parte dei casi tante persone hanno motivi di difficoltà economica. Per questo ci sembrava una forzatura non consentire ciò che lo Stato sta trattando, di fatto. come la concessione di un diritto”.

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