Pur rallegrandosi della nuova formulazione dell’articolo 25 del disegno di legge in materia di Federalismo fiscale del Governo italiano, con riferimento in particolare al patto di stabilità interno e alla previsione della negoziazione diretta con lo Stato sulla base di un federalismo solidale, il Conseil Fédéral de l’Union valdotaine non si esime dal rispondere alle dichiarazioni “false – scrive – offensive e lontane dalla storia del nostro Paese” che alcuni giorni fa sono state espresse da rappresentanti del Governo italiano, presidenti di Regione e parlamentari, relativamente allo Statuto di autonomia valdostano e più in generale delle regioni e province autonome.
In una nota il Conseil ricorda che “lo Statuto di Autonomia, fondato sul nostro particolarismo culturale e linguistico, è il frutto della lotta di resistenza e della liberazione antifascista e che è inserito nella Costituzione della Repubblica italiana; che le relative misure finanziarie e in particolare la ripartiziona fiscale, sono norme che hanno valore statutario e che i costi supplementari legati alla dimensione montagna impongono un approccio fiscale specifico per garantire – in un’ottica realmente federalista – a tutti i valdostani le stesse condizioni e opportunitù di benessere e sviluppo che agli altri cittadini della Repubblica italiana”. Il documento della segreteria del Conseil fédéral sottolinea inoltre che “l’autonomia non è un privilegio ma, secondo il principio federalista di sussidiarietà, è sinonimo di responsabilità ed esercizio delle proprie funzioni e competenze”.
Il Conseil conclude evidenziando la propria opposizione a qualsiasi “tentativo di ricatto politico finalizzato a trasformare il diritto dei valdostani all’automia on una consezzione frutto di uno scambio subdolo così come a limitare le libertà del popolo valdostano”.