Il Consiglio regionale approva il secondo pacchetto di misure anticrisi da 25 milioni di euro

Nel corso della seduta sono stati approvati 14 dei 18 ordini del giorno presentati. Diverse le iniziative approvate che chiedono al governo regionale di avviare la fase due anche attraverso un piano di screening della popolazione con tamponi e test sierologici.
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Politica

E’ arrivato ieri sera poco prima della Mezzanotte il via libera da parte del Consiglio regionale, con la sola astensione di Emily Rini,  del secondo pacchetto di misure anticrisi da 25 milioni di euro.

Nel corso della seduta sono stati approvati 14 dei 18 ordini del giorno presentati. Diverse le iniziative approvate che chiedono al governo regionale di avviare la fase due anche attraverso un piano di screening della popolazione con tamponi e test sierologici. Le altre iniziative varate impegnano il governo: a predisporre un provvedimento legislativo per valorizzare economicamente il lavoro nell’emergenza di sanitari e non; a definire criteri e tempi delle riaperture delle attività; a farsi carico dell’extra gettito Imu che i comuni devono versare alla Regione e ad avviare una trattativa con lo Stato e con i Comuni per azzerare l’esborso fiscale per imprese, professionisti, partite iva e realtà del terzo settore, creando un “periodo bianco fiscale” esente da imposte.
Infine l’invito è anche a definire quanto prima il rendiconto 2019, per stimare l’avanzo di bilancio per la predisposizione del terzo pacchetto di misure anti crisi, che al momento può contare su 120 milioni di euro. Risorse definite però ieri insufficienti.

Per accedere ai 25 milioni di euro, liberati ieri con l’approvazione del secondo disegno di legge anticrisi, si dovrà passare attraverso una piattaforma telematica unica dedicata, che verrà creata e che sarà accessibile dal sito istituzionale della Regione.
Di seguito le misure previste.

Fondo di rotazione per finanziamenti a PMI

Per sostenere e promuovere il rilancio delle piccole e medie realtà economiche regionali che, a causa dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, versano in condizioni di carenza di liquidità è costituito un Fondo di rotazione regionale presso Finaosta con una dotazione di 2 milioni di euro per la concessione di finanziamenti di natura agevolata. Destinati dell’intervento sono i liberi professionisti, in forma individuale o associata, lavoratori autonomi, micro, piccole e medie imprese con organizzazione operativa e prevalente attività nel territorio regionale in carenza di liquidità che hanno dichiarato nel 2019 un volume d’affari non superiore a 500.000 euro.
I finanziamenti, fino ad un massimo di 25mila euro, e con tasso fisso dell’1% non possono avere durata superiore a 10 anni, con la possibilità per le imprese di avvalersi di un preammortamento di durata fino a 18 mesi. Nelle domande, da presentare fino all’agosto 2020, l’impresa dovrà autocertificare di aver subito in via temporanea carenze di liquidità quale conseguenza diretta della diffusione dell’epidemia da COVID-19 e dichiara l’importo del volume d’affari

Contributi per l’abbattimento degli interessi su finanziamenti

Altri 455mila euro andranno per contributi per l’abbattimento degli interessi su finanziamenti di liquidità a favore di imprese e di liberi professionisti conseguenti alla sottoscrizione dei finanziamenti di cui al fondo rischi presso i Confidi creato con le prime misure urgenti per fronteggiare la crisi da Covid-19 (l’entità del contributo è determinata dai singoli Confidi nella misura massima del 100 per cento della quota di interessi).

Integrazione di 400 euro dei bonus del decreto Cura Italia

Con 4 milioni di euro per il 2020 la Regione provvederà all’integrazione delle misure previste dal decreto Cura Italia disponendo l’erogazione di 400 euro al mese, per i mesi di marzo e aprile 2020, a favore dei lavoratori autonomi e dei liberi professionisti iscritti alle professioni ordinistiche, residenti in Valle d’Aosta, tenuti alla sospensione dell’attività, non compresi nell’allegato 1 e nell’allegato 2 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 11 marzo 2020, che siano titolari di una posizione previdenziale obbligatoria e che, in base al proprio inquadramento previdenziale, non possano accedere a specifici istituti di tutela quali gli ammortizzatori sociali.

Indennizzi per canoni locazione

Con 2,5 milioni di euro sono previsti indennizzo a fondo perduto pari al 40 per cento del canone di locazione relativo al mese di marzo 2020, fino ad un importo massimo di 500 euro. Sono escluse le superfici di vendita superiori a 250 metri quadrati.

Indennizzi a categorie escluse dal decreto Cura Italia

Altri 6,5 milioni di euro andranno per indennizzi a categorie non incluse nelle misure del decreto Cura Italia come i lavoratori autonomi, anche esercitanti attività stagionale, non tenuti alla sospensione dell’attività; lavoratori dipendenti, compresi atipici e lavoro domestico, che non beneficiano di ammortizzatori sociali; collaboratori coordinati continuativi; i tirocinanti il cui tirocinio extracurriculare sia stato interrotto; studenti universitari residenti in Valle d’Aosta e frequentanti atenei valdostani o situati al di fuori della Regione, titolari di regolare contratto di locazione o domiciliati presso strutture collettive pubbliche o private; liberi professionisti iscritti alle professioni ordinistiche.
400 euro al mese, per i mesi di marzo e aprile 2020, sono in particolare stati previsti per i lavoratori autonomi titolari di una posizione previdenziale obbligatoria che, in base al proprio inquadramento previdenziale, non possono accedere a specifici istituti di tutela, quali gli ammortizzatori sociali, nonché i lavoratori dipendenti che non possono beneficiare di ammortizzatori sociali, il cui reddito lordo complessivo, al lordo dei redditi derivanti da attività di impresa o professione soggetti a regimi di tassazione sostitutiva e di redditi da fabbricati soggetti a cedolare secca, non sia superiore a 50.000 euro nell’anno di imposta 2018 o la cui situazione contabile, in caso di nuove attività del 2019, sia aggiornata. Sono esclusi dall’indennizzo di cui al presente comma i soggetti titolari di redditi da pensione, reddito di cittadinanza e/o altre misure di sostegno al reddito, compreso l’indennizzo regionale per la sospensione dell’attività disposta dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri.
200 euro al mese, per i mesi di marzo e aprile 2020, andranno agli studenti universitari residenti in Valle d’Aosta.

Inoltre viene prevista una tantum un indennizzo di 200 euro lordi – lo stanziamento complessivo è di 1,5 milioni di euro – per i lavoratori dipendenti con contratto di lavoro a tempo indeterminato, anche a tempo parziale, che hanno beneficiato nel mese di marzo 2020 degli ammortizzatori sociali previsti nel Decreto Cura Italia, ivi compreso l’FSBA, per almeno sei giornate.

Differimento dei termini del versamento di tributi regionali e locali

Il disegno di legge prevede inoltre il differimento del versamento di tributi regionali e comunali.
Le tasse automobilistiche dovute per le periodicità tributarie aventi scadenza di versamento nei mesi di marzo, aprile, maggio e giugno 2020 possono essere versate entro il 31 luglio 2020. L’Imu dovrà essere versata il 16 dicembre anziché il 16 giugno 2020.

Esenzioni pagamento addizionale Irpef

Per il periodo di imposta 2020, i soggetti con reddito complessivo, determinato ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, fino a 15.000 euro, sono esentati dal pagamento dell’addizionale regionale all’IRPEF. La misura vale 3,5 milioni di euro di minori entrate.

Bonus figli minori

2,1 milioni di euro Per i mesi di marzo e aprile 2020, viene concesso un bonus di 100 euro per ogni figlio minorenne e se disabile senza limite di età, per le famiglie anagrafiche con reddito lordo complessivo fino a 30.000 euro nell’anno di imposta 2018, al lordo dei redditi derivanti da attività di impresa o professione soggetti a regime di tassazione sostitutiva e di redditi da fabbricati soggetti a cedolare secca, nei limiti degli stanziamenti di bilancio previsti al comma 3. Qualora il numero dei figli a carico del nucleo familiare sia uguale o maggiore di due il reddito della famiglia anagrafica, al fine di beneficiare della misura, deve essere non superiore a 40.000 euro nell’anno di imposta 2018.

Risorse ai comuni per i buoni spesa

In relazione alla situazione economica determinata dall’effetto delle conseguenze dell’emergenza Covid-19, la Regione dispone a favore dei Comuni un trasferimento straordinario di 350mila euro destinato alla solidarietà per l’acquisto di prodotti alimentari e per l’accesso alla rete Internet a favore di soggetti che si trovano in situazione di grave disagio economico e sociale.

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