Il futuro dei rifiuti in Valle? Affidato ad una commissione speciale o ad un tavolo tecnico

La maggioranza propone una commissione speciale con 7 consiglieri di maggioranza e 2 di minoranza, Alpe e Pd un tavolo tecnico con politici e tecnici. La discussione sulle due proposte proseguirà nel pomeriggio.
La discarica di Brissogne
Politica

Un tavolo tecnico o una commissione speciale. Il Consiglio Valle, dopo l’esito del referendum propositivo di domenica scorsa, si confronta sul futuro della gestione dei rifiuti in Valle. E se da una parte la minoranza, Alpe e Pd, propone con una risoluzione un tavolo tecnico composto dal Presidente della Regione, dall’Assessore Zublena, dai Presidenti delle Comunità montana, dai rappresentanti del Cpel, dai consiglieri della quinta commissione consiliare, dai tecnici e rappresentanti del Comitato del Sì, dall’altra la maggioranza spinge per una commissione speciale.

A presentare la proposta di Alpe e Pd è stato Roberto Louvin.  “Per la prima nella storia della Valle d’Aosta e dell’Italia il popolo ha assunto la qualità del legislatore, esprimendo la sua diretta volontà. Il Consiglio Valle si deve rallegrare perché noi come assemblea abbia introdotto questo fattore di specialità, di quell’autonomia che molti oggi contestano perché accusata di aver perso la capacità di innovarsi. Oggi l’autonomia valdostana è più forte grazie a valdostani, ai giovani che hanno creduto nella democrazia.“

Louvin ha poi ricordato uno dei motti della vicina Svizzera: “Lorsque le peuple a parlé les institutions s’inclinent” auspicando che da parte del Consiglio vi sia ora “un cambio di rotta nel modo di operare, mettendo da parte le logiche dello scontro e guardando in positivo al futuro”. La risoluzione della minoranza oltre al tavolo chiede di interrompere immediatamente ogni attività connessa con la costruzione dell’impianto di pirogassificazione e la gestione dei rifiuti urbani, procedere con la raccolta dell’umido, innalzare il recupero di materia e arrivare alla tariffa sui rifiuti.

“Non avere un piano alternativo pronto è un segno di grave inadeguatezza – ha continuato Louvin – dichiararsi ora rinunciatari sarebbe come dirsi non all’altezza del compito richiesto.” Per questo Louvin ha invitato la Giunta prima, e poi i consiglieri, a rimettere il mandato “se non si è in grado di assolvere ai propri doveri”.

Diego Empereur, capogruppo dell’Union Valdotaine ha spiegato come la maggioranza “prenda atto dell’esito referendario che modificando l’articolo 7 legge della 31/2007 determina una profonda modifica del quadro normativo e dello scenario di gestione rifiuti. La corretta gestione dell’intero ciclo rifiuti rimane una priorità di questa regione ma per avviare nuove procedure amministrative serve ora una commissione speciale composta da 7 consiglieri di maggioranza e 2 di minoranza. “ Tale organo, da eleggere nella prossima seduta del Consiglio, avrà il compito di consegnare, ha spiegato ancora Empereur, una relazione conclusiva al Presidente dell’Assemblea entro la fine di marzo del 2013.

“Proposta irricevibile” per Raimondo Donzel del Pd. “Chi si immagina che dopo un risultato di questo tipo si possa mettere in piedi una procedura ordinaria, con i consiglieri regionali che si ritrovano a parlare per mesi avendo come obiettivo marzo 2013, è un modo politichese per non rispondere a quanto i cittadini chiedono”.

Dai banchi della maggioranza, con Massimo Lattanzi del Pdl, il tavolo tecnico proposto da Alpe e Pd viene invece definito “un carrozzone con 25/30 persone che si mettono a discutere di cosa fare. Qui siamo all’anno zero e fra tre anni saremo sommersi (Ndr di rifiuti). Noi vogliamo dare delle risposte.”

Nel frattempo sui social network da Valle Virtuosa parte l’invito ai cittadini a raggiungere nel pomeriggio (l’adunanza riprenderà alle 15.30) il Consiglio Valle. "Rimandare tutto alla prossima legislatura – scrive l’Associazione – non è quello che noi cittadini abbiamo chiesto con il nostro voto".

 

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