Il Pd traccia il bilancio 2009: doppio ruolo, doppio giudizio

Il Partito Democratico fa il bilancio dell’attività svolta in Consiglio regionale, dove è movimento di opposizione, e in Consiglio comunale, dove è movimento di maggioranza. Sulla Giunta Rollandin riserbo sulle prospettive, in Comune giudizio positivo.
Conferenza stampa del Pd
Politica
Il Partito Democratico fa il bilancio dell’attività svolta in Consiglio regionale, dove è movimento di opposizione, e in Consiglio comunale, dove è movimento di maggioranza. Una doppia identità che profila un doppio giudizio, sia su sé stesso che sull’avversario politico. L’occasione per tracciare le considerazioni e le azioni portate avanti è stata la conferenza stampa di martedì 22 dicembre.
A livello regionale a chi chiede quale sia il giudizio nei confronti della Giunta Rollandin, il capogruppo in Consiglio regionale Gianni Rigo, risponde: “Non siamo d’accordo sulla prospettiva” richiamando un immobilismo che mal si sposa con il quadro europeo. La specifica per Rigo è d’obbligo perché se determinati temi sono stati condivisi per il presente e il passato, la cosa non vale per il futuro, sul quale il PD manifesta delle riserve. Rigo è stato il primo a tracciare il bilancio dell’attività svolta. Un panorama che prende in considerazione quasi tutti i temi affrontati nel dibattito consigliare nel corso dell’anno: ammortizzatori sociali, sicurezza nei luoghi di lavoro, interventi anti-crisi, con particolare riferimento dunque ai temi legati alla famiglia e alle politiche sociali su tutti i fronti, dunque politiche giovanili, servizio civile, lotta alla mafia. “Siamo stati attenti anche alle inefficienze dell’Amministrazione – specifica ancora Rigo riferendosi in particolare ai servizi – C’è bisogno di una riorganizzazione, di un armonico disegno di rete capace di dare risposte maggiori alle famiglie perché siamo fermi sul fronte del decentramento di alcuni servizi ai comuni e agli enti locali”.
 “Abbiamo portato avanti azioni volte a dare consistenza ad un’opposizione che cerca gli interessi dei valdostani e non di uno o dell’altro” ha affermato infine Rigo. L’attività di opposizione è stata sempre portata avanti e combattuta con il “fioretto”, ha specificato il segretario regionale del Pd e consigliere regionale, Raimondo Donzel: “Il bilancio che possiamo fare è fatto di elementi di successo, ad esempio sul fronte delle politiche sociali, e di qualche passaggio a vuoto, come la legge elettorale per la quale non siamo riusciti ad essere incisivi, al di là comunque di una lavoro della maggioranza deficitario”.
Raimondo Donzel allargando il giudizio all’attività comunale del Pd ha evidenziato il grande passo avanti fatto grazie all’alleanza con i socialisti “un passo che ha anticipato politiche che il Pd sta poratntod avanti ora a livello nazionale” e sempre in riferimento alla città di Aosta ha aggiunto “E’ una città di centro sinistra e noi siamo riusciti ad interpretare questa vocazione”. A rincarare il giudizio positivo su Aosta è stato Alder Tonino, capogruppo in Consiglio comunale, nel tracciare il bilancio in questo senso con toni di evidente soddisfazione un po’ su tutti i fronti con particolare attenzione anche qui alle politiche sociali, “e non solo per la presenza di un nostro assessore” ha aggiunto Alder Tonino in riferimento a Giuliana Ferrero. Tra gli altri settori soddisfacenti sono stati segnalati i servizi alla città, l’attenzione alle fascie deboli, all’ambiente, alla casa, agli spazi per i giovani. “La valutazione sul ruolo svolto rivendica che il nostro è stato un gruppo comunale serio, competente, affidabile. Un gruppo che si è rafforzato tanto da diventare in Comune il secondo gruppo dopo l’Union valdotaine” ha dichiarato il capogruppo del Pd “Un risultato dunque che rispetta la forza di questo partito nella città di Aosta, siamo convinti di aver qualificato questa maggioranza, forti di un patto siglato con le forze regionaliste”.
E sul futuro? Le elezioni comunali saranno a maggio 2010, come si sta muovendo il Pd. Nessuna anticipazione può essere fatta ma una certezza è stata espressa: “Vogliamo essere fino all’ultimo coerenti con gli elettori e con l’impegno preso – ha detto Alder Tonino – Il gruppo è interessato a non lasciare la città e il suo importante patrimonio alla Destra”. E a chi ha chiesto infine quali caratteristiche dovrà avere il nuovo sindaco di Aosta, Donzel ha risposto “Deve essere una figura moderata, coraggiosa, che abbia esperienza politica e aperta al coinvolgimento di tutti”.

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