In Valle raccolta differenziata al 41,6%: “Ancora lontani gli obiettivi europei”

A illustrare i dati, questa mattina, è stato il coordinatore tecnico scientifico dell’Osservatorio regionale rifiuti, Giorgio Ghiringhelli, presentando il Rapporto sulla Gestione dei Rifiuti insieme all’assessore al Territorio e Ambiente, Manuela Zublena.
Politica, Società

"Nel 2010 in Valle d’Aosta sono state prodotte complessivamente 76.973 tonnellate di rifiuti urbani, contro le 76.177 dell’anno precedente, con un incremento dell’1% rispetto al 2009 in valore assoluto e dello 0,8% sul pro-capite. La raccolta differenziata complessiva si è attestata, a livello regionale, al 41,6% (nel 2009 era al 40,8%): una cifra che è ancora lontana dall’obiettivo del 65% richiesto dall’Unione europea per il 2012”.

A fornire i dati, in mattinata, è stato il coordinatore tecnico scientifico dell’Osservatorio regionale rifiuti, Giorgio Ghiringhelli, presentando il Rapporto sulla Gestione dei Rifiuti insieme all’assessore al Territorio e Ambiente, Manuela Zublena.

“Questa terza edizione del rapporto presenta i risultati gestionali negli anni 2009–2010 – ha spiegato Zublena – che possiamo considerare come di “transizione”, dato che nel periodo in questione sono state avviate le politiche gestionali legate all’applicazione dei nuovi piani di Sub ATO, pensati in maniera specifica per ogni territorio, che dovranno essere valutati con multa cura”.

In alcuni casi, questa pianificazione sta già dando i suoi frutti. Ad esempio, la Comunità Montana Grand Combin sfiora il 54% di differenziata, con “solo” 1254 tonnellate di rifiuti prodotti, seguita a ruota da Aosta con il 48,6%, che ne conta invece ben 8779 tonnellate. Fanalino di coda la Comunità Montana Evançon, con il 36,1% (2759 tonnellate).

Basteranno gli sforzi prodotti per raggiungere la famigerata quota fissata dall’UE? “In realtà non è corretto ridurre tutto soltanto a una questione di numeri, che poi ognuno calcola a modo suo, ma è fondamentale soprattutto la qualità della differenziata – ha spiegato Zublena – senza la quale dall’operazione non si trarrebbe alcun ritorno economico”.

E l’umido? Perché la Regione si è sempre opposta alla sua raccolta?” E’ vero che la percentuale aumenterebbe di un 15-20% – ha continuato Zublena – ma poi dovremmo gestire tutta una nuova filiera che ci porterebbe a dover smaltire più materiale di quanto già stiamo facendo”. Anche se in realtà, sull’argomento l’assessore lascia la porta socchiusa. “Non escludo che possano esserci delle evoluzioni, anche in funzione dei nuovi sistemi di raccolta che testeremo”.

Infine, il tema caldissimo dello smaltimento dei rifiuti. “La politica regionale in materia – ha concluso l’assessore – ha operato su due assi principali: da un lato l’attuazione di azioni che, nel rispetto della gerarchia comunitaria, favoriscano la riduzione, il riutilizzo e il riciclo dei rifiuti, e dall’altro la definizione della scelta in merito al trattamento finale degli indifferenziati, individuato nella tecnologia della piro-gassificazione. I due aspetti vanno inevitabilmente di pari passo”.

Il rapporto è scaricabile in formato pdf da questo link, sul sito della Regione.

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