La Festa della Valle d’Aosta accorpata alla commemorazione dello Statuto speciale

Riguardo ai concerti serali che garantivano un coinvolgimento più ampio della popolazione, Rollandin non ha escluso “la possibilità di organizzarli ugualmente, anche se alcuni anni fa era più facile prevederli data la diversa disponibilità finanziaria”.
Politica, Società

La Festa della Valle d’Aosta non sarà più celebrata in concomitanza con il Patrono di San Grato, il 7 settembre, ma sarà accorpata con la commemorazione dello Statuto speciale, l’ultima domenica del mese di febbraio.

Lo ha deciso ieri il Consiglio regionale, approvando a maggioranza (con l’astensione di Alpe e Pd) le modifiche alla normativa regionale riguardante la valorizzazione dell’autonomia e la disciplina dei segni distintivi della Regione.

“La manovra finanziaria estiva – ha spiegato il consigliere Luciano Caveri (UV), illustrando il disegno di legge – ha soppresso le festività civili, un tempo collegate con i Patroni, quindi si è deciso lo spostamento della festa al 26 febbraio, data meno profonda dal punto di vista storico ma significativa per il nostro regime di autonomia, effettuando attente valutazioni anche in una logica di contenimento dei costi”.

Per il consigliere Raimondo Donzel (PD), “ben venga il contenimento delle spese per la festa dell’Autonomia, che può essere celebrata in modo certamente più parsimonioso, ma spiace comunque vedere accorpare le festività. Sarebbe importante però porre l’accento sul valore del 7 settembre, in cui si ricorda la promulgazione dei decreti luogotenenziali che aprono la strada all’autonomia contemporanea”.

Posizione simile anche per l’Alpe. "Non ho mai molto apprezzato le modalità di svolgimento della Festa della Valle d’Aosta – ha commentato il consigliere Alberto Bertin (Alpe) – e le spese eccessive che la caratterizzano, come ad esempio i 466 mila euro spesi nel 2010. Se deve essere fatto l’accorpamento tra il 26 febbraio e il 7 settembre, ritengo che sarebbe stato più opportuno optare per il 7 settembre, data ideale per consentire una maggiore partecipazione dei cittadini”.

A questo proposito e riguardo ai concerti serali che garantivano un coinvolgimento più ampio della popolazione, il presidente Rollandin non ha escluso “la possibilità di organizzarli ugualmente, anche se, certamente, alcuni anni fa era più facile prevederli, data la diversa disponibilità finanziaria”.

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