A casa Plassier, nel capoluogo di La Salle, è tutto fermo. Nell’abitazione dovrebbe sorgere un museo, per esporre i 1250 quadri, mobili di pregio e orologi a cucù lasciati in eredità assieme all’edificio da Carlo Plassier al Comune, con la sola condizione di adibirlo a luogo di esposizione delle opere d’arte. Dal novembre 2014 però tra la famiglia del defunto e l’amministrazione di La Salle sono in corso cause giudiziarie che hanno bloccato l’iter di progettazione.
La notizia della possibilità per il Comune di appropriarsi dell’abitazione era arrivata nell’estate del 2012, dopo che nel giugno dello stesso anno il proprietario era morto a causa di una lunga malattia. La precedente amministrazione, retta allora da Cassiano Pascal, aveva contattato l’assessorato regionale ai Beni Culturali per fare la stima dei dipinti che Carlo Plassier aveva acquistato negli anni di vita. Tra questi ci sono alcune prime opere di un giovane Italo Mus, quadri di Francesco Nex, di Franco Balan, uno del piemontese Cesare Maggi, un’altro del francese Paul Verà.
La famiglia di Carlo Plassier, un tempo proprietaria delle Terme di Pré-Saint-Didier e dell’omonima centrale idroelettrica, contesta al Comune di non aver rispettato i tempi pattuiti per svolgere l’iter amministrativo e di progettazione del museo. Per decidere se accettare il lascito, era stata svolta da Sandra Barbieri e Patrick Perrier una ricognizione e valutazione critica degli arredi, dei suppellettili e delle opere d’arte presenti, che aveva portato via un anno e mezzo.
«Il giudice del tribunale di Aosta, lo scorso 14 aprile, ci ha detto che eravamo a posto con i tempi perché siamo arrivati alla fase del progetto esecutivo – spiega l’attuale sindaco Loris Salice – ora la famiglia ci dice che lo realizzerebbero loro il museo, ma se non fossimo stati fermati dal nuovo ricorso a dicembre la struttura sarebbe stata aperta».
Inizialmente l’idea era quella di realizzare un museo al costo di circa 250 mila euro, ma poi per risparmiare e stringere i tempi di realizzazione si è optato per una casa/museo, che preserva l’abitazione così com’era quando dentro ci viveva Carlo Plassier. Questa opzione costa circa 60 mila euro. Se si potrà andare avanti con il progetto lo si capirà il prossimo 15 settembre, data in cui è attesa la sentenza del tribunale sul nuovo ricorso.