Lavevaz: “Il prossimo inverno? Potremo avere un’attività turistica e una vita quasi normale”
“Ho chiesto al governo di inserire il green pass per aprire quello che era chiuso in una determinata fascia: ad esempio in zona bianca per dare la possibilità di aprire le discoteche oppure, in zona arancione, per tenere aperti ristoranti. L’iniziativa del governo è decisamente diversa”.
A dirlo, ospite ieri a aCourma!,Il Presidente della Regione Erik Lavevaz, che – sulla tanto dibattuta questione del certificato verde Covid – ha spiegato: “Sicuramente l’inserimento del green pass sta avendo un aspetto positivo: incentivare l’adesione alla vaccinazione. Da ieri abbiamo avuto delle risposte positive: 150 persone che avevano rinunciato al vaccino ieri hanno telefonato per essere inserite nelle prenotazioni. Sono solo le prime. Questo è un aspetto positivo anche perché, lo dico sempre, il vaccino è l’unico strumento che abbiamo non solo per salvare la stagione turistica estiva ma soprattutto quella invernale”.
In attesa di un periodo nuovo: “Sono convinto che con il Covid possiamo convivere, con l’immunità di gregge e quindi con un tasso di vaccinazione elevato – prosegue il Presidente -. Il prossimo inverno? Il Covid ci sarà ancora ma potremo avere un’attività turistica e una vita quasi normale”.
Il discorso di Lavevaz è poi passato ad affrontare altri due temi “caldi” del momento: i ristori e le misure anti-crisi Covid.
“Siamo in un momento in cui dobbiamo mettere le pezze ai buchi che si sono creati alla nostra economia dopo un inverno difficilissimo, i ristori sono arrivati a livello statale, c’è stato un cambio di paradigma importante per la montagna”, ha spiegato.
“Anche noi come Regione abbiamo approvato un assestamento di bilancio importante, circa 130 milioni di euro per aiuti all’economia e proprio in questi giorni questi fondi si stanno mettendo in campo, con le delibere attuative, e si sono aperte le domande con un boom di richieste assolutamente importante – ha concluso Lavevaz -. In pochi giorni abbiamo registrato 30 milioni di euro di richieste. Passato il periodo delle ‘pezze’ bisogna ripartire a investire: ci aspettiamo una stagione di investimenti sulla scia del Piano nazionale di ripresa e resilienza e delle altre risorse messe in campo”.