Il riconoscimento della specificità ai fini previdenziali del Corpo Forestale e di Vigili del Fuoco della Regione Valle d'Aosta e delle Province autonome di Trento e Bolzano, l'inserimento tra i lavori usuranti degli addetti agli impianti a fune e ancora il riconoscimento della particolarità del lavoro del Corpo di sorveglianza del Parco Nazionale del Gran Paradiso per accedere al pensionamento di anzianità secondo le regole del comparto difesa.
Sono queste alcune delle proposte che il senatore Albert Lanièce ha formulato con degli emendamenti alla finanziaria, depositati in Commissione Bilancio, come primo firmatario.
Altre questioni sollevate dal senatore valdostano riguardano l'inserimento tra i lavori usuranti dei lavoratori edili, la previsione di una patente di servizio per gli autisti soccorritori, figura di cui si chiede il riconoscimento e ancora l'esenzione dal pagamento del pedaggio autostradale ai veicoli del Corpo valdostano dei Vigili del Fuoco.
Nel pacchetto di emendamenti rientrano anche due questioni concordate con la Presidenza della Regione: la previsione per la zootecnia estensiva montana di ulteriori finanziamenti per l'anno 2018 e la regolazione dei rapporti finanziari e del relativo contenzioso finanziario. In particolare l'emendamento prevede la restituzione del contributo di 143 milioni di euro da parte del Governo, per l'anno 2017, e il fatto che per il 2018 il contributo non è dovuto.
"Questo argomento, che rappresenta l'assoluta priorità per la Regione Valle d'Aosta in questa legge di Bilancio 2018, era già stato affrontato durante la discussione della scorsa finanziaria, senza però riuscire a risolverlo in seguito alla caduta del Governo" ricorda Lanièce.
Il 20 ottobre scorso era arrivata alla Regione da parte del ministero dell’economia e delle finanze la comunicazione dell'importo complessivo del contributo al risanamento della finanza pubblica in termini di saldo netto da finanziare, mediante trattenuta a valere sulle quote di compartecipazione ai tributi erariali, determinando in 239.700.938 euro. La Valle d'Aosta si è rivolta nei mesi scorsi al Tar del Lazio – l'udienza di merito si terrà nel marzo 2018 – e alla Corte costituzionale.