“Letame inodore e privo di mosche, copiamo la Svizzera”

La questione è stata dibattuta in Consiglio regionale con una mozione che prevede l'istituzione di un tavolo di lavoro tra le associazioni di categoria, le Amministrazioni locali, i veterinari, lo Iar per favorire sperimentazioni.
Politica

E’ possibile trasformare il letame da un problema ad una risorsa? In Svizzera pare ci siano riusciti. Grazie all’utilizzo di procedure innovative il letame è diventato inodore e privo di mosche ed un ottimo concime. Ora anche la Valle d’Aosta potrebbe copiare i cugini d’oltralpe. La questione è stata dibattuta ieri in Consiglio regionale con una mozione, approvata all’unanimità, che prevede l’istituzione di un tavolo di lavoro tra le associazioni di categoria, le Amministrazioni locali, i veterinari, l’Institut agricole régional e i centri di ricerca per favorire la sperimentazione di nuove tecnologie in aziende attive sul territorio.

"Bisogna rivedere tutto il sistema agricoltura” ha chiesto Vincenzo Grosjean di Uvp “e forse dobbiamo proprio partire dal fondo, dal letame". Il consigliere progressista ha spiegato come "per poter dare dei soldi agli agricoltori” sono state studiate in passato delle misure sul Benessere animale del Psr fra cui una è legata alla paglia. “Se un agricoltore mette la paglia come lettiera sotto gli animali ha diritto ad un sostegno di circa 110 euro all’anno per capo adulto”. Per ciascun animale servono 530 kg di paglia, venduta a 90 euro a quintale. “Quindi alla fine all’agricoltore rimangono 10 euro senza contare che la paglia non viene venduta in Valle ma bisogna andare in Piemonte”.  Ma perché serve la paglia? “Perché abbiamo progettato male le grandi stalle e avevamo il problema di ridurre i liquami” ha spiegato Grosjean.

In Svizzera dopo aver tentato con le piattaforme per la raccolta e il deposito del letame, esistenti anche in Valle, hanno affrontato il problema con le università e con l’introduzione di sistemi biologici sono riusciti a rendere il bestiame inodore e a sconfiggere il problema delle mosche, agendo sulle larve. “Questo permette delle economie, intanto si risparmia sulla paglia e poi si diminuisce del 50% la quantità di letame” ha ricordato Grosjean. "Inoltre questo permetterà la riapertura delle piccole stalle nei villaggi di media collina permettendo ai giovani di crearsi un posto di lavoro".  

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