L’Osservatorio comunale sulla legalità si farà, la mozione passa senza i voti dei 5 stelle

I due esponenti pentastellati erano assenti in Consiglio al momento del voto, e Centoz li stuzzica: “I campioni della legalità a parole sono assenti”. Pradelli risponde a stretto giro: "Avrebbero dovuto aspettarci, siamo favorevoli".
L'ex Sindaco di Aosta Fulvio Centoz
Politica

Polemiche, promesse, e di nuovo polemiche. La notizia è che l'Osservatorio comunale della legalità, invocato da più parti dopo l'intervento ad Aosta della Presidente della Commissione parlamentare Antimafia Rosy Bindi si farà.

In realtà il Comune di Aosta è già partito, in III^ Commissione, a tirare le fila di questo nuovo Osservatorio, come spiega il Sindaco Fulvio Centoz: “Il Presidente Caminiti ha portato in Commissione una bozza di regolamento di massima, e siamo d'accordo nel capire quali enti, soggetti ed associazioni coinvolgere e come gestire l'Osservatorio. Non è una Commissione d'inchiesta, ma serve per controllare gli appalti, gli affidamenti pubblici e le partecipate. Oggi tutti gli argomenti sono terreno di scontro, le elezioni si avvicinano, ma in questo caso si sono evitate le polemiche e si è andati al sodo, si vede che è un tema sentito”.

Polemiche evitate, ma fino a un certo punto. L'unanimità di voto di ieri in Consiglio, difatti, è stata una “unanimità ridotta”. Assenti i due consiglieri 5 stelle Lotto e Pradelli, attardatisi alla manifestazione per la legalità di fronte a Palazzo regionale. Centoz tira loro le orecchie su Twitter – “I campioni della legalità a parole sono assenti”, scriveva ieri – e rincara la dose: “Siamo eletti per prendere delle decisioni, e ieri per la legalità abbiamo fatto più con un voto in Consiglio che con una manifestazione”.

MoVimento 5 Stelle che non ci sta: “Non avrebbero potuto aspettare la nostra presenza – spiega Patrizia Pradelli – e votare dopo il provvedimento? L'accanimento nei confronti del MoVimento è sempre in atto, noi non solo avremmo votato la mozione, ma saremo presenti in Commissione. L'atto più importante dovrebbe essere però un altro: i movimenti devono sospendere dal proprio ruolo chi ha su di sé un 'punto interrogativo' sull'indagine su Cuomo”.

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