Giovani, capaci, radicati sul territorio e rappresentativi della realtà socio economica della regione. E’ questo l’identikit del candidato ideale che l’Union Valdôtaine Progressiste ha tracciato per comporre l’elenco dei 35 nomi che dovranno comporre la lista delle prossime elezioni regionali. “Vogliamo tornare a parlare di meritocrazia – ha detto la presidente del movimento, Alessia Favre – e vogliamo portare all’attenzione degli elettori volti nuovi, trasparenti e puliti. Per questo ci daremo un codice etico perché c’è un bisogno di un radicale rinnovamento nel modo di fare politica”.
Intanto, l’UVP organizza la propria presenza sul territorio con il Conseil des Communauté, una sorta di ‘parlamentino’ che sarà composto da 58 membri che, secondo quanto afferma Alessia Favre, “avrà il compito non solo di stendere il programma elettorale, ma anche quello di affrontare i problemi della Valle d’Aosta attraverso commissioni tematiche”. E sempre sulla questione della campagna elettorale in questi giorni le segreterie dei partiti sono al lavoro per raggiungere un’intesa in vista del voto. “Al momento la coalizione c’è, ma non si vede – dice la presidente UVP – ma ipotizziamo di formalizzare un accordo con PD e Alpe nel giro di una settimana”. Trattative intense che risultano non prive di distinguo e temporeggiamenti: “Ci vediamo con gli altri esponenti ogni due o tre giorni” conferma Favre che però smentisce qualsiasi frizione. “Non ci sono angoli da smussare perché il perimetro è ben definito”.