La Regione è ancora alla ricerca di una soluzione per la gestione della Maison du Val d’Aoste di Parigi. Nel 2021, ha spiegato in Consiglio regionale il Presidente della Regione Erik Lavevaz, “sono stati fatti diversi passaggi con dei soggetti privati per la gestione. In alcuni casi sono soggetti che abbiamo cercato noi, in altri sono dei soggetti che sono venuti da noi per esporre i propri progetti di gestione. Ad oggi queste interlocuzioni non hanno portato ad un accordo, ma è qualcosa su cui stiamo ancora lavorando”.
Il valore dell’immobile nel 2021 è sceso a 1 milione e 210mila euro (nel 2019 era di 1,490mila euro), mentre i costi di gestione nel 2020 ammontavano a 41 mila 120 euro.
“Il 2021 è stato un anno complicato, pieno di incertezze, certo non il momento propizio per chi vuole investire. – ha proseguito Lavevaz – Cerchiamo comunque con i nostri uffici di sondare altre ipotesi, andando a verificare la compatibilità con la legislazione e la sostenibilità economica. L’obiettivo è la valorizzazione degli aspetti turistico- economico e di quelli culturali della nostra regione”.
Per il consigliere della Lega Vda Erik Lavy il timore è che “la Maison de la Val d’Aoste possa trasformarsi in un fallimento per la Regione”.
Negli anni scorsi l’Amministrazione regionale, a seguito dell’approvazione in Consiglio regionale di una mozione, aveva affidato uno studio a Finaosta, che aveva prospettato tre opzioni per la Maison du Val d’Aoste: un partenariato pubblico privato, con l’affidamento della gestione ad un operatore economico, la gestione da parte di un gruppo di operatori – ipotesi sondata nel 2019 tramite la Chambre, ma ritenuta non conveniente – ; la vendita oppure l’affitto dell’immobile.