Non c'è spazio di manovra per contestare al Comune di Aosta il 'comportamento antisindacale' ma, sulla sospensione avvenuta a partire dal 2 gennaio 2017 per i dipendenti comunali del servizio mensa, si profila il ricorso per poter recuperare le risorse perse in questi mesi di chiusura.
Dopo lo stato di agitazione proclamato a metà gennaio l'ipotesi del ricorso è stata ventilata questa mattina nell'assemblea tra i lavoratori di piazza Chanoux ed i sindacati Fp Cgil, Cisl, Savt Fp, Uil Fpl incontratisi nel salone del Ccs Cogne.
“Era nostro dovere rivedere i lavoratori dopo aver chiesto gli approfondimenti con l'ufficio legale – spiega Natale Dodaro, Uil – ed ora decideranno se avanzare la richiesta di una vertenza oppure no. Sappiamo che il Comune ha messo a bilancio 110mila euro per il periodo che va da aprile a dicembre 2017, ma siccome il bilancio è triennale verificheremo che anche il finanziamento copra tutti e tre gli anni previsti”.
Sul ricorso, la posizione dei dipendenti è spiegata da Claudio Albertinelli, Savt: “Dobbiamo valutare assieme ai lavoratori se fare o meno ricorso contro l'amministrazione per recuperare questi mesi persi senza servizio mensa, non si parla di grandi cifre ma dobbiamo capire se ci sia lo spazio per un'azione del genere”.