Montagna, l’Assessore Caveri chiede al Ministro Gelmini una nuova legge

La nuova legge, ha spiegato Caveri intervenendo in videoconferenza con Roma a un confronto - organizzato dall’Uncem - sul tema “Le nuove sfide dei territori montani, verso la legge nazionale montagna”, deve tenere conto dei grandi cambiamenti e delle nuove emergenze.
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Politica

Una nuova legge sulla montagna che tenga conto dei grandi cambiamenti e delle nuove emergenze. A chiederla è stato l’Assessore regionale Luciano Caveri che, nella sua veste di referente del Coordinamento interregionale sulle politiche della montagna della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, ha partecipato in videoconferenza con Roma a un confronto – organizzato dall’Uncem – sul tema “Le nuove sfide dei territori montani, verso la legge nazionale montagna”. Presente la Ministra per gli Affari regionali e le Autonomie, Maria Stella Gelmini, che ha annunciato che la nuova legge sarà un collegato alla prossima Finanziaria.

“Riteniamo necessario – ha detto Caveri nel suo intervento- un confronto serrato con le Regioni, cui spettano molte delle materie che si incrociano con le politiche in favore della montagna”.

“Oggi esiste anche un quadro europeo: l’articolo 174 dei Trattati – ha aggiunto Caveri – riconosce la montagna come zona meritoria di interventi per garantire la coesione territoriale. Nel dibattito italiano resta centrale la perimetrazione della montagna con classificazione chiara dei Comuni, altrimenti troppa montagna, nessuna montagna! Mentre gli interventi devono davvero andare a vantaggio di chi ne ha bisogno. Bisogna garantire i servizi pubblici di interesse generale, comprendere i sovraccosti che gravano sui settori come la sanità, la scuola, i trasporti. Ci vuole una fiscalità di vantaggio e attenzione a temi come il crollo demografico che si aggiunge allo spopolamento e il cambiamento climatico assai pesante sul territorio montano. Bisogna salvaguardare ricchezze a vantaggio dei montanari, come le risorse idroelettriche, preziose anche per l’idrogeno verde che verrà”.

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