Non è piaciuta al Comitato per il No alla riforma costituzionale la nomina di Michele Monteleone a Coordinatore del neo Comitato per il Sì. In una nota Valeria Fadda, Luca Scacchi e Domenico Palmas sottolineano come "colui che dovrebbe garantire, nel Consiglio comunale, il ruolo delle minoranze, si fa parte attiva in una battaglia di una parte contro un’altra parte".
Il Comitato per il No evidenzia come "l’analfabetismo istituzionale di chi le istituzioni le rappresenta" abbia contagiato anche la Valle d’Aosta. "Dal Presidente di un organo così importante, ci saremmo aspettati tutt’altro genere di iniziative. Avremmo auspicato, ad esempio, un ruolo attivo, da parte sua, nell’organizzare il confronto, nel dare spazio alla voce di tutti, sostenitori del sì e del no" prosegue la nota. "E’ consapevole, il signor Monteleone, di aver assunto una decisione incompatibile con il suo ruolo istituzionale “super partes” di garante della corretta dinamica politico-amministrativa dell’Ente comunale?".
I coordinatori del Comitato del No, Valeria Fadda, Luca Scacchi e Domenico Palmas, rimettono al Consiglio comunale di Aosta "ogni valutazione in ordine alla permanenza del signor Monteleone nella carica da lui attualmente ricoperta", sottolineando però "l’ennesimo strappo alle regole della par condicio".
La richiesta che arriva, quindi, al Presidente del Consiglio comunale è "di ragionare sulla gravità della decisione presa, e di volerla, pertanto e prontamente, revocare."