‘Ndrangheta, Centoz: “non ritengo ci siano elementi per sciogliere il Comune per mafia”

Sull'accesso autorizzato dal Ministro Salvini sugli atti del Capoluogo il Sindaco si esprime in Consiglio: "Ben venga per fare chiarezza, bizzarro che in Consiglio regionale non possa essere fatto, per 'depurare' il dibattito dalle allusioni".
Piazza Chanoux - Municipio
Politica

Autorizzato che fu dal Ministro dell’Interno Matteo Salvini l’accesso ispettivo antimafia nei Comuni di Aosta e Saint-Pierre – tramite autorizzazione data al presidente Fosson nella sua funzione prefettizia – la discussione si sposta nel Consiglio del Capoluogo.

Il “pungolo” è un’interrogazione di Étienne Andrione (Lega) che chiede conto al Sindaco di alcune sue dichiarazioni, nella fattispecie relative al fatto che questo accesso agli atti non coinvolga la Regione, che ha visto tra gli arrestati, nell’ambito dell’inchiesta “Geenna”, anche Marco Sorbara, ex assessore comunale e al momento del fermo consigliere in piazza Deffeyes.

“Mi sono fatta una domanda che si stanno facendo molti cittadini – ha spiegato in risposta il Primo cittadino Fulvio Centoz -, ovvero: se giustamente si fa un accesso agli atti dei Comune di Aosta e di Saint-Pierre, e ben venga per fare chiarezza perché non ritengo ci siano elementi tali per sciogliere il Comune di Aosta per mafia, risulta perlomeno bizzarro che in Consiglio regionale non si faccia e non possa essere fatto perché non ci sono delle norme che lo permettano”.

Nessuno “j’accuse” verso piazza Deffeyes, specifica però il Sindaco: “Parto da un presupposto: ci fosse un ipotetico Consiglio regionale di qualsiasi Regione soggetto ad infiltrazioni, credo che l’ordinamento giuridico debba poter utilizzare uno strumento di verifica. Non dico che bisogna immaginare delle infiltrazione mafiose ovunque, in tutti i gangli dell’Amministrazione, facevo solamente notare che come nel caso dei due Comuni qualche dubbio può esserci, ed un controllo confuterebbe ogni sospetto. Potrebbe chiarire in modo inequivocabile che infiltrazioni non ci sono servirebbe a depurare il dibattito politico da allusioni che invece si continuano a fare”.

La vera incognita resta quella sui tempi della Commissione che verrà nominata, dal momento che manca poco più di un anno alle prossime Elezioni comunali ed un eventuale scioglimento per infiltrazioni mafiose potrebbe, a questo punto, abbattersi sulla prossima consiliatura.

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