Niente IMU per i fabbricati rurali nei Comuni di montagna

Grazie a un emendamento al decreto legge sulle semplificazioni fiscali approvato ieri dalle commissioni Bilancio e Finanze del Senato è stata superata la formulazione del governo che limitava l'esenzione ai soli Comuni sopra i mille metri di altitudine.
Politica, Società

La richiesta avanzata a gran voce in questi giorni dalle organizzazioni agricole e dagli enti locali è stata accolta: l’imposta municipale propria sui fabbricati utilizzati per le attività agricole non sarà applicata ai Comuni valdostani.

Ieri, infatti, è stato approvato dalle commissioni Bilancio e Finanze del Senato un emendamento al decreto legge sulle semplificazioni fiscali che prevede l’esenzione totale dal pagamento dell’Imu per i fabbricati rurali strumentali ricadenti nei Comuni classificati montani. E’ stata quindi superata la formulazione del governo che limitava l’esenzione ai soli Comuni sopra i mille metri di altitudine.

"Accogliamo la notizia con assoluta soddisfazione – ha commentato il Presidente del CELVA, Elso Gerandin – mantenendo comunque la guardia alta. Le regole sono in continua evoluzione, fino al prossimo dicembre potranno essere proposti dei correttivi al decreto fiscale votato ieri in Senato”.

“E’ sicuramente un segnale di attenzione per l’agricoltura montana – ha commentato l’Assessore, Giuseppe Isabellon – inoltre si tratta di una decisione che abbiamo caldeggiato da lungo tempo, sin dalla pubblicazione del decreto Salva-Italia, nel dicembre scorso. E’ stato determinante il lavoro realizzato in sinergia dalle Regioni di montagna, che si sono fatte interpreti della necessità di tutelare un’agricoltura particolare, già fortemente penalizzata da situazioni ambientali difficili e dove la crisi economica ha avuto gravi ripercussioni”.

 

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