Il no deciso all'introduzione delle 3 preferenze alle elezioni comunali è contenuto in una nota dell'Arci VdA che scrive: "L’ARCI VdA aveva sostenuto con forza il Referendum popolare per l’eliminazione del sistema delle 3 preferenze, previsto dalla legge per l’elezione del Consiglio Valle. Con lo stesso spirito, contestiamo l’intenzione dell’attuale maggioranza di introdurre le famigerate 3 preferenze anche per le elezioni comunali. Le ragioni sono sempre le stesse: critichiamo un sistema elettorale che di fatto vanifica la segretezza del voto, ne consente un rigido controllo, promovendo così clientele e corruzione della cosa pubblica".
E aggiunge "In collegi elettorali così piccoli come i comuni valdostani, spesso divisi anche in sezioni, il libero cittadino, leale rispetto all’ordinamento costituzionale e statutario, potrà essere individuato e punito, mentre quelli più fedeli premiati. In un contesto particolare come quello valdostano, in cui ogni potere – politico, economico e persino di pubblica sicurezza – è concentrato nelle mani di una persona, è pericoloso non garantire l’assoluta segretezza del voto".