A seguito degli ultimi avvenimenti all’interno di Mouv’, Tania Piras e Manuel Voulaz hanno rassegnato le loro dimissioni dalle cariche ricoperte nel movimento e hanno espresso la volontà di non rinnovare la tessera per l’anno a venire.
“Abbiamo già vissuto una volta il clima teso e pesante che oggi ritroviamo all’interno di Mouv’ e non vogliamo viverlo nuovamente. Abbiamo creduto in questo progetto e abbiamo lavorato attivamente, assieme all’ex presidente Caniggia Nicolotti, per dargli un’anima e una direzione. Dopo l’elezione del nuovo presidente, tuttavia, non ci riconosciamo più nella linea del partito, con la conseguente impossibilità di svolgere un lavoro proficuo”. Per questo motivo, continuano Piras e Voulaz, “riteniamo sia necessario un nostro passo indietro, così da non creare ulteriori diatribe, in un momento politico e storico in cui non ce n’è alcuna necessità. Abbiamo perciò inviato le nostre dimissioni irrevocabili al presidente Pegorari.”
La replica di Pegorari e del Movimento
Non si è fatta attendere la replica del Presidente Pegorari che spiega come con il suo insediamento si sia cercato di “riattivare un metodo collegiale improntato alla costruzione di idee e non solo all’attività di inchiesta che lo Statuto speciale e la Costituzione italiana concedono ai consiglieri regionali in via eccezionale rispetto alla potestà normativa, come impone il principio inviolabile di separazione dei poteri”. Insomma, grazie a arrivederci agli ex 5 stelle e largo ad una “conseguente ritrovata serenità e unità d’intenti di segno autonomista all’interno del partito”.
E poi, arrivano anche le precisazioni rispetto alla delicata situazione in Regione. “In merito a recenti retroscena in cui si indicano ambizioni governative, MOUV’ ribadisce che non ha alcuna intenzione di fare da stampella a chicchessia, men che meno al Governo Fosson”.
In una nota Mouv’ ci tiene ad aggiungere che “per noi la sola strada percorribile resta quella delle elezioni anticipate per chiudere anzitempo la Legislatura a fronte di una situazione politica e amministrativa disastrosa. Di poltrone ce ne sono state offerte sia con la Giunta Marquis che con la Giunta Fosson, ma abbiamo risposto di no e a questa posizione coerente ci atteniamo”.