Nuovo Governo regionale: Erik Lavevaz riceve l’incarico di Presidente e accelera

L'obiettivo è arrivare il 20 ottobre in aula con un nuovo governo regionale per la Valle d'Aosta. Definito lo scheletro della nuova giunta.
Erik Lavevaz
Politica

La bocciatura era nell’aria e infatti è arrivata. Le posizioni di VdA Unie e di Progetto Civico Progressista hanno convinto Renzo Testolin a fare un passo indietro, ritirando non solo la disponibilità ad un nuovo mandato da presidente della Regione, ma anche, se necessario, a stare fuori dal nuovo governo regionale.

L’Uv torna a puntare sul proprio presidente, Erik Lavevaz, che però di farsi “impallinare” non ne ha voglia. Per questo nelle ultime ore ha dato una accelerazione alle trattative con l’obiettivo di arrivare il prossimo 20 ottobre, in occasione della prima convocazione del nuovo Consiglio Valle, a ridare alla Valle d’Aosta un governo dai pieni poteri. La nuova recrudescenza della pandemia sembra aver inoltre convito tutti della necessità di ricomporre il prima possibile la Giunta regionale.

Lo scheletro del nuovo esecutivo è pronto e vede tre posti assegnati all’Uv (la presidenza + 2 assessorati), tre posti assegnati a Progetto civico progressista (2 assessorati più la presidenza del Consiglio Valle), due posti assegnati ad Alliance Valdotaine e un posto assegnato a VdA Unie. Alcuni nomi sul tavolo ci sono già, ma resta prima da capire chi rivendicherà alcune “caselle” chiave. La sanità, ad esempio, potrebbe interessare a Jean-Pierre Guichardaz di Progetto civico progressista, ma anche all’Uv che vede bene per quell’assessorato il primario Roberto Barmasse. In casa Alliance Valdotaine sembra scontata l’assegnazione di due assessorati a Luigi Bertschy e a Carlo Marzi, i più votati delle due anime della lista (AV e Stella Alpina). Più complicata la partita in VdA Unie, che con una sola “poltrona” assegnata, dovrà trovare un accordo fra le aspirazioni dell’ex sindaco di Saint-Rhémy-en-Bosses, Corrado Jordan, il più votato, e quelle dell’ex presidente della Regione Luciano Caveri.

Nel pomeriggio i 14 torneranno ad incontrare Progetto Civico Progressista per chiudere la partita sugli otto punti del programma (da Cva, alla riforma istituzionale, al nuovo ospedale fino agli intervallivi), che rappresentano le distanze maggiori. La volontà è di chiuder al massimo entro domani per poter dar poi modo ai movimenti di riunire i propri organi.

La porta delle trattative con la Lega sembra chiudersi definitivamente, come non manca di evidenziare in un Tweet il consigliere Stefano Aggravi. 

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